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2019: il meglio degli attori al cinema

Cinema

Floriana Ferrando

Fra talenti consacrati e nuove scoperte, ecco alcune delle performance più lodate dell’anno sul grande schermo. Al fianco dell’immancabile Joaquin Phoenix di Joker troviamo Antonio Banderas (Dolor y gloria), George Mackay (1917) e altri

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C’è chi ha stupito, mostrandosi in un ruolo inedito, e chi ha confermato il suo già noto talento. Ecco alcune delle interpretazioni più riuscite negli ultimi mesi al cinema.

Jennifer Lopez e Constance Wu, “Le ragazze di Wall Street - Business Is Business”

Gli addetti al settore lo avevano già detto dopo l’anteprima: quello in Le ragazze di Wall Street - Business Is Business è il miglior ruolo mai interpretato da Jennifer Lopez, che sul set del film di Lorene Scafaria porta in scena, con la giusta dose di drammaticità, la spogliarellista Ramona, alla guida di una banda di criminali al femminile. A fare la differenza è l’accoppiata fra J. Lo e la collega Constance Wu: l’attrice è Destiny, neofita del settore che guarda a quel mondo con stupore e curiosità, finendo sotto la guida di Ramona. Il legame tra le due rappresenta il cuore del film. 

Joaquin Phoenix, “Joker”

Sul Joker a cui ha dato vita Joaquin Phoenix, per il solo movie sul villain di Gotham City, si è già detto molto. Una cosa è certa: lo sia ama o lo si odia. Quella che l’attore conferisce al suo personaggio, nel film di Todd Phillips, è un’identità ben precisa, grintosa, che si fa spazio fra battute esilaranti e l’avanzare di disturbi mentali. Il risultato? Orribile e divertente al tempo stesso. Sta al pubblico decidere da che parte stare. 

Lupita Nyong’o, “Noi”

La duplice natura del personaggio interpretato da Lupita Nyong’o nel film dell'orrore scritto e diretto da Jordan Peele, pone l’attenzione sull’eclettico talento dell’attrice. La Nyong’o è Adelaide: prima mamma adorante, poi spaventosa mostruosità, la star riesce a mostrare sapientemente l’umanità all’interno del mostro, con la sua performance. 

Christian Bale, “Le Mans 66 - La grande sfida”

Da The Fighter a American Hustle - L'apparenza inganna, da Batman Begins a Vice - L'uomo nell'ombra, l’attore vanta un curriculum di tutto rispetto e con Le Mans 66 - La grande sfida conferma ancora una volta il suo talento. Nella pellicola di James Mangold, Christian Bale è il pilota d’auto da corsa Ken Miles che, insieme al suo team, tenta l’impresa di battere il Cavallino Rampante alla famigerata gara di Le Mans del 1966. Il valore aggiunto del suo personaggio? È “un uomo di famiglia”, che riesce a portare sullo schermo idee ed energie, ispirano i suoi co-protagonisti.

Florence Pugh, “Midsommar - Il villaggio dei dannati”

Nell’horror diretto da Ari Aster, l’attrice Florence Pugh è Dani Ardor, una ragazza orfana che intraprende un viaggio in Svezia finendo in un universo spaventoso. “C'è un momento - si legge su IndieWire - in cui la performance di Florence Pugh diventa così orribilmente reale che osservarla è come provare una sofferenza inarrestabile”: si tratta della scena in cui la ragazza, dopo avere scoperto il fidanzato tradirla in un'orgia sessuale durante un culto rituale, cade a terra in preda ad un crollo nervoso. Un’esplosione emotiva che incarna alla perfezione un'agonia insopportabile, che si ripercuote sullo spettatore. 

Brad Pitt, “Ad Astra”

Negli ultimi mesi, di lui si è parlato soprattutto per via del film di Quentin Tarantino, C’era una volta a Hollywood, dove Brad Pitt recita al fianco di Leonardo Di Caprio. Ma nel corso del 2019 l’attore sex symbol si è fatto notare anche (e soprattutto, forse) per Ad Astra. Nella pellicola diretta da James Gray è il maggiore Roy McBride, che riesce a dare un volto alla consapevolezza della piccolezza dell’uomo rispetto all’universo, nell’eterna ricerca della propria identità.

Antonio Banderas, “Dolor y gloria”

Pedro Almodóvar torna sulle scene e porta con sé Antonio Banderas. Nella pellicola l’attore interpreta il regista Salvador Mallo, che cura la sua depressione e il mal di schiena con un potente cocktail di antidolorifici, alcol ed eroina, mentre ripercorre la storia della sua vita e della sua carriera. Banderas non si era mai confrontato con un ruolo così complesso, eppure ha dato vita ad una performance intima, emotiva, sensibile, reattiva. 

Saoirse Ronan, “Piccole donne”

A soli 25 anni, vanta già tre nomination agli Oscar e anche in Piccole Donne di Greta Gerwig (le due hanno già lavorato insieme per Lady Bird), Saoirse Ronan interpreta un ruolo che le è congeniale, quello di una donna forte che si fa strada nel mondo. Il suo personaggio è quello di Jo March: già interpretato più volte sugli schermi, la Ronan sa regalare al personaggio una vena moderna completamente nuova, che calza perfettamente al riadattamento della regista. 

Matthew McConaughey, “The Beach Bum”

Moondog, il poeta abbronzato e strafatto che trascorre la vita fra Miami e la Florida, interpretato da Matthew McConaughey nel film di Harmony Korine, è più di quel che sembra. L’attore amplia l’area di azione del protagonista, trasformandolo in qualcosa di più di un semplice personaggio surreale: il poeta incarna una visione del mondo complessa, un ripudio della personalità. Con tanto di colpo di scena finale a conferma della bizzarria della vita.

George Mackay, “1917”

La stella del film di guerra di Sam Mendes è il giovane attore George MacKay. Nel ruolo del caporale Lancia Schofield, stanco della violenza, la star si ritrova ad affrontare la parte più complessa mai interpretata fino ad ora: MacKay riesce nell’impresa, facendo emergere in uno scenario difficile come quello bellico, l’anima coraggiosa e ferita del suo personaggio.