Star Wars: The Rise of Skywalker, 11 curiosità su Luke Skywalker

Cinema
Luke Skywalker in Star Wars: Gli ultimi Jedi

In Star Wars: L’ascesa di Skywalker, in uscita nelle sale il 18 dicembre, Mark Hamill tornerà a interpretare il noto eroe della saga di Guerre Stellari. Ma ci sono tante piccole curiosità che non tutti sanno.

Star Wars, il ritorno di Luke Skywalker

Nonostante i noti eventi del precedente Star Wars: Gli ultimi Jedi, l’amatissimo personaggio di Luke Skywalker, come sempre interpretato da Mark Hamill, tornerà anche nell’ultimo episodio della Trilogia sequel, ovvero Star Wars: L’ascesa di Skywalker, in uscita nelle sale italiane mercoledì 18 dicembre.

Chi sia Luke, figlio di Anakin Skywalker/Darth Vader e di Padmè Amidala, ormai lo sanno tutti, visto che è protagonista non solo di vari film, ma anche di romanzi, fumetti e videogiochi. Eppure ci sono una serie di piccoli fatti su di lui che non tutti conoscono: ecco 11 curiosità su Luke Skywalker.

Le curiosità su Luke Skywalker

Star...chi? – Nel trattamento iniziale del film, il cognome dell’eroe di Guerre Stellari era quello attuale, Skywalker. A un certo punto, però, George Lucas aveva optato per chiamare il suo personaggio Anakin Starkiller. Il nome Anakin è stato poi abbandonato in favore di Luke, per essere però poi affibbiato a suo padre Darth Vader alias Anakin Skywalker. Il cognome Starkiller è stato invece archiviato perché George Lucas temeva che potesse apparire come troppo violento per essere associato a un personaggio positivo, e che qualcuno potesse accostarlo al controverso Charles Manson.

Crisi di identità – In principio, il personaggio di Luke Skywalker, che all’epoca però non si sapeva ancora come si sarebbe chiamato, era stato concepito in vari modi da George Lucas: in una versione doveva essere un eroe di guerra sulla sessantina, mentre in un’altra doveva essere una donna (anticipando così un’altra eroina sci-fi, l’Ellen Ripley interpretata da Sigourney Weaver in Alien nel 1979).

Ribelle dentro – Le simpatie del giovanissimo Luke per i Ribelli erano già anticipate in una scena che è stata poi cancellata dall’Episodio IV – Una nuova speranza, in cui chiacchierava con il suo amico d’infanzia Biggs Darklighter (poi rincontrato all’alba della battaglia di Yavin per un’amara reunion, visto che il vecchio amico di Luke sarebbe morto in battaglia, colpito in volo da Darth Vader).

Jedi fai-da-te – Una delle questioni più dibattute dai fan riguarda l’educazione di Luke Skywalker come Jedi, che avviene in tarda età rispetto agli standard (già suo padre Anakin era stato giudicato un po’ “vecchiotto” per cominciare a 9 anni) e per buona parte del tempo senza un vero maestro. Si può dire, quindi, che egli rappresenti l’unico caso di “self-made Jedi”… senza però dimenticare l’apporto dei suoi mentori, Obi-Wan Kenobi e soprattutto Yoda.

Questo impara in fretta… - Un’altra questione dibattuta riguarda il tempo che occorre a Luke per diventare un esperto Jedi, da alcuni ritenuto insufficiente. Bisogna però considerare che fra l’Episodio IV e l’Episodio V intercorre un tempo di tre anni. Secondo alcuni “studiosi” che si sono dedicati alla questione, inoltre, per quanto non sia esplicitamente specificato, il periodo trascorso da Luke ad allenarsi su Dagobah con Yoda dovrebbe corrispondere a circa sei mesi.

curiosità Luke Skywalker
Luke Skywalker in Star Wars: Una nuova speranza

Gli anni passano – L’Episodio III di Star Wars, La vendetta dei Sith, chiarisce che l’età di Luke ai tempi di Una nuova speranza è di 19 anni, decisamente meno di quelli dimostrati all’epoca dall’allora 26enne Mark Hamill. Questo significa che ne L’impero colpisce ancora ne aveva 22, ne Il ritorno dello Jedi 23 e negli Episodi 7 e 8, Il risveglio della Forza e Gli ultimi Jedi, 53.

Artù intergalattico – Fra le tante ispirazioni per il personaggio di Luke Skywalker, la più forte sembra essere quella di Re Artù: anch’esso era un orfano cresciuto all’oscuro delle sue nobili origini, con un saggio mentore, ovvero il mago Merlino, per alcuni accostabile quindi alla figura di Ben Kenobi.

Un eroe in viaggio – Luke Skywalker è stato indicato come un perfetto esempio moderno degli archetipi dei miti individuati dall’antropologo Joseph Cambell nei suoi celebri saggi Il viaggio dell’eroe e L’eroe dai mille volti. Egli è infatti un giovane che deve affrontare un viaggio avventuroso pieno di incognite, prima di portare a termine la sua missione.

Da eroe a villain – Mark Hamill è universalmente conosciuto per la sua interpretazione dell’eroico Luke Skywalker, ma non per questo ha poca esperienza con il… Lato Oscuro della Forza. Da doppiatore ha infatti interpretato a più riprese uno dei villain più conosciuti, ovvero l’arcinemico di Batman, il Joker, sia in televisione che nei videogame (da quest’ultimo versante è stato premiato con un BAFTAGames Award). Inoltre, nella serie animata Clone Wars ha prestato la voce al cosiddetto Fantasma di Forza del Sith Lord Darth Bane.

Figlio di – Ne La vendetta dei Sith, il neonato Luke Skywalker è interpretato da Aidan Barton, figlio di Roger Barton, uno dei due montatori del film.

Cicatrici – Sul finire del periodo di produzione del Capitolo IV, Mark Hamill ebbe un grave incidente, che lasciò segni evidenti sul suo volto. Secondo Carrie Fisher, fu l’incidente a motivare l’inserimento all’inizio del Capitolo V della scena in cui Luke viene attaccato e sfregiato dal mostruoso wampa. George Lucas l’ha però smentita, dicendo che comunque, visto che tra Una nuova speranza e L’impero colpisce ancora intercorrono alcuni anni, sarebbero bastate delle “normali” ferite di guerra a spiegare le cicatrici.

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