In occasione del 79esimo compleanno di Bruce Lee, morto il 20 luglio del 1973, ecco una classifica dei suoi migliori film che vale la pena rivedere
Se si pensa ai film legati al mondo delle arti marziali, una delle cose che subito viene in mente è Bruce Lee. A lui che oggi, 27 novembre, avrebbe compiuto 79 anni, va attribuito la responsabilità di aver fatto conoscere, attraverso il cinema, il kung fu in Occidente e di averlo reso una disciplina amatissima dal grande pubblico in ogni latitudine del mondo.
Le considerazioni che si possono fare per questa singolare icona, entrato da tempo nel mondo dei miti del cinema, fa leva su un vasto pentagramma di emozioni. Fu, per esempio, il primo ad esaltare i sogni di una gioventù che venerava la forza e l'atletismo, unita alla scoperta della filosofia del corpo e quello delle filosofie orientali, Ma fu anche l'ultimo degli eroi a rappresentare, almeno in terra americana, l’integrazione razziale. Lui che era figlio di un attore cinese, nato nella Chinatown di San Francisco ma che era poi cresciuto ad Hong Kong (allora protettorato inglese). Fu ancora Bruce Lee, attore dai mezzi limitati, atleta che dava il suo meglio davanti alla macchina da presa e filosofo autodidatta a generare, grazie al successo dei suoi film, un nuovo filone ad Hollywood: quello dei ‘'nuovi duri'' degli anni '70 da Chuck Norris a Bruce Willis, da Steven Seagal fino al ''culturista'' Schwarzenegger.
Merito di un ragazzo scapestrato, della personalità cangiante e spesso difficile da inquadrare, morto a 33 anni e entrato nella leggenda.
Qui di seguito i suoi 4 film da rivedere:
Il furore della Cina colpisce ancora di Wei Lo (1971)
Un giovane ragazzo di nome Chen, esperto di arti marziali, si trasferisce a Bangkok per cercare lavoro. Viene ospitato da un cugino e trova lavoro in una fabbrica di ghiaccio. Il primo giorno di lavoro però, rompe una colonna di ghiaccio e due amici del cugino trovano al suo interno dei pacchetti pieni di droga. Il direttore della fabbrica prima cerca di corromperli, e non riuscendoci li fa uccidere. Quando Chen lo scoprirà, cercherà di vendicarli in tutti i modi. Debutto da protagonista per Bruce Lee.
Dalla Cina con furore di Wei Lo (1972)
Shanghai 1908. Chen partecipa ai funerali del suo maestro mentre alcuni giapponesi insultano lui e i suoi compagni cinesi. Deciso a vendicarsi per le offese ricevute, Chen va alla scuola giapponese di arti marziali dove sconfigge in combattimento il maestro e tutti i suoi allievi. Il film ha avuto diversi remake tra cui "Fist of Legend" diretto nel 1994 da Gordon Chan e interpretato da Jet Li.
L'urlo di Chen terrorizza anche l'occidente di Bruce Lee (1972)
Tang, interpretato da Bruce Lee parte da Hong Kong per Roma per aiutare un amico di famiglia, la cui nipote Chen Ching Hua (Nora Miao) ha aperto un ristorante insieme ad alcuni amici e al cugino Wang, il cuoco. Il ristorante suscita l'interesse della mafia locale, che intende trasformarlo in un'attività illecita. Non riuscendo a convincere i proprietari a vendere, i malavitosi cercano di intimidirli, ma Tang riesce a sconfiggerli facilmente. Il boss mafioso allora, su suggerimento del suo assistente Ho, assume tre criminali esperti di arti marziali per contrastare Tang: il campione giapponese, il campione europeo (Robert Wall) ed il campione americano Colt (Chuck Norris). Il film, girato in Italia e che include la leggendaria scena di combattimento nel Colosseo, venne scritto, diretto, interpretato e co-prodotto da Bruce Lee.
I 3 dell'operazione Drago di Robert Clouse (1973)
Lee, esperto di arti marziali appartenente al tempio Shaolin, viene contattato dalla polizia per raccogliere prove contro Han, ex membro del tempio ora coinvolto nel traffico di droga. Per far questo, Lee dovrà partecipare sotto copertura al torneo di arti marziali indetto da Han nella sua tenuta. Nel 2004, il film è stato scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.