Il 24 novembre 1991 si spegneva a Londra l’eccezionale artista musicale e leader dei Queen, Freddie Mercury, a causa di una polmonite aggravata da complicazioni dovute all'AIDS. A 28 anni dalla morte, Sky Cinema Uno lo ricorda, proponendo in preserale BOHEMIAN RHAPSODY di Bryan Singer, il film di successo mondiale e vincitore di 4 Oscar® che racconta la storia dei Queen e di Freddie Mercury, dalla genesi al leggendario concerto al Live Aid, con uno straordinario Rami Malek, premiato con la prestigiosa statuetta.
"I won't be a rock star, I will be a legend". Freddie Mercury aveva di sicuro ragione: a 28 anni dalla sua scomparsa, i tantissimi fan in tutto il mondo continuano a celebrare il musicista britannico, camaleontico genio della musica di tutti i tempi. Nato il 5 settembre 1946 a Zanzibar da una famiglia di origine parsi, Farrokh Bulsara ha fondato i Queen nel 1970 e in vent'anni è diventato una delle più importanti voci del rock. Alla sua morte, il 24 novembre del 1991, a un giorno di distanza dalla diffusione di un tragico comunicato stampa in cui dichiarava pubblicamente di aver contratto l'AIDS, la discografia dei Queen contava quattordici album in studio, tre live e due raccolte.
La storia di Freddie Mercury, dalla sua infanzia in India ai suoi complessi per la dentatura sporgente, dall'amore per Mary Austin alla bisessualità mai declamata, dagli esordi musicali alle incredibili esibizioni come il concerto a Montreal nell'81 o il Live Aid nell'85, è forse nello stesso brano che lo ha portato all'apice del successo e che costituisce il simbolo della sua unicità.
L'epica "Bohemian Rhapsody" racchiude i suoni della ballade, dell'opera, dell'heavy rock, con un coro che canta ripetutamente "mama mia", "Galileo", "magnifico". Proprio questa commistione di elementi la rende una canzone senza tempo, un genere a se' sganciato da qualsiasi confronto. Pubblicato nel 1975 nell'album "A Night a the Opera", il brano ha, inoltre, un testo sorprendentemente fatalista: "Mama, just killed a man", "Nothing really matters", "I sometimes wish I'd never been born at all", alcuni dei suoi versi ("Mamma, ho appena ucciso un uomo", "Niente è veramente importante", "A volte vorrei non essere mai nato del tutto").
L’eredità musicale che Freddie Mercury ha lasciato alla storia è imponente. Che cosa sarebbe successo se non ci avesse lasciato? Non lo sapremo mai ma di sicuro le persone lo amavano. La dimostrazione sta nello straordinario successo di pubblico e critica che ha avuto il film tributo Bohemian Rhapsody. Diretto da Bryan Singer, il film viaggia sulle note dei capolavori del gruppo rock nato negli anni 70 e, ripercorre i primi quindici anni di attività, tra la creazione di grandi successi fino alla storica esibizione al concerto Live Aid 1985, una delle performance più potenti della storia del rock. Il carisma e le fragilità di Freddie Mercury vivono nell’eccellente interpretazione di Rami Malek (Premio Oscar e Golden Globe come Miglior attore protagonista).Tra i vari riconoscimenti che compongono il ricco palmares, il film vanta la conquista di altre tre statuette, l’Oscar al miglior sonoro, al miglior montaggio e al miglior montaggio sonoro.