Lars Von Trier: i migliori film del regista danese

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Sta per tornare con “La casa di Jack”, i migliori film del regista danese Lars Von Trier

È il regista più anticonformista e controverso del cinema contemporaneo e promette di far discutere ancora con l’ultimo film: Lars Von Trier. Amato e odiato in egual maniera da critica e pubblico, il regista danese ha creato nel 1995 il movimento Dogma 95 insieme al collega Thomas Vinterberg, con cui ha voluto combattere il dilagare degli effetti speciali nel cinema. Con il decalogo Dogma 95 Lars Von Trier ha voluto lanciare un messaggio al cinema degli investimenti ultramiliardari per un ritorno a un cinema più asciutto, senza luci, senza colonna sonora e senza sceneggiatura. Sia Von Trier che gli altri firmatari del decalogo non si sono mai attenuti fedelmente a tutte le regole scritte nel Dogma 95 ma spesso hanno provato ad attuare dei compromessi. Il collettivo si è poi sciolto nel 2005, arrivando a produrre circa 35 film. Lars Von Trier ha diretto 15 film, 7 cortometraggi e tre film per la tv, vincendo una Palma d’Oro a Cannes e numerosi altri riconoscimenti. Vediamo quali sono i migliori film del regista danese.

La trilogia del cuore d’oro

Sotto il nome “La trilogia del cuore d’oro” sono conosciuti i film “Le onde del destino” del 1996, “Idioti” del 1998 e “Dancer in the dark” del 2000. “Le onde del destino” è il film che ha consacrato Lars Von Trier, dopo il grande successo ottenuto al Festival del Cinema di Cannes, dove vinse il Gran Premio della Giuria. La protagonista Emily Watson ottenne anche la candidatura ai Premi Oscar come miglior attrice protagonista. Tra gli altri riconoscimenti ottenuti dalla pellicola, anche il Premio César come miglior film straniero e due European Film Awards al miglior film e alla miglior attrice. “Le onde del destino” è il primo film diretto da Von Trier dopo aver redatto il Dogma 95 e risente ancora del “vecchio” modo di lavorare del regista.

Idioti”, invece, segue pedissequamente le regole del manifesto e viene presentato al Festival di Cannes nel 1998. Girato interamente con la telecamera a spalla, in presa diretta, senza alcun effetto speciale né luci particolari, il film fu censurato nella versione italiana, a causa di troppe scene di nudo e di sesso esplicito.

Dancer in the dark” è uno dei film più innovativi di Lars Von Trier e anche uno dei più famosi. Vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes, è un musical girato interamente con la camera a mano e interpretato dall’eclettica cantante islandese Bjork. Nonostante i rapporti non proprio idilliaci tra la protagonista (interprete anche della colonna sonora) e il regista, il film ebbe un grande successo. Oltre alla Palma d’Oro, la stessa Bjork vinse il Premio come miglior attrice al Festival di Cannes e agli European Film Awards, dove la pellicola trionfò anche come miglior film.

La trilogia “USA: terra dell'opportunità”

Con il nome di “USA: terra dell’opportunità” è conosciuta un’altra trilogia di Lars Von Trier, quella che comprende i film “Dogville” del 2003, “Manderlay” del 2005 e “La casa di Jack”, in uscita il 28 febbraio 2019. La protagonista dei tre film è Grace, una giovane idealista nell’America degli anni Trenta. In “Dogville” Grace è interpretata da Nicole Kidman, che dichiarò successivamente di essere rimasta molto turbata durante la lavorazione del film e giurò che non avrebbe mai più lavorato con Lars Von Trier. La pellicola partecipò al Festival del Cinema di Cannes e fu in lizza per la Palma d’Oro. Vinse però il David di Donatello come miglior film dell’Unione Europea.

Manderley” è il seguito di “Dogville” ma stavolta Grace è interpretata da Bryce Dallas Howard. Nel cast, anche Willem Dafoe, nei panni del padre di Grace. “La casa di Jack”, il film che chiude la trilogia, segue invece le vicende di un serial killer, interpretato da Matt Dillon, al suo debutto con il regista. Il film è stato presentato in anteprima mondiale fuori concorso al Festival di Cannes 2018, suscitando reazioni opposte nel pubblico in sala, alcuni spettatori hanno addirittura abbandonato la sala a causa di alcune scene troppo crude. “La casa di Jack” è l’ultimo film interpretato da Bruno Ganz, scomparso il 16 febbraio 2019.

Antichrist, Melancholia e Nymphomaniac

Un altro dei film molto discussi del regista Lars Von Trier è “Antichrist”, del 2009, che vede l’inizio della collaborazione tra il regista e Charlotte Gainsbourg. L’attrice è la sola protagonista, insieme a Willem Dafoe. Il film è un horror gotico-psicologico diviso in quattro capitoli: “Pena” o “Afflizione”, “Dolore”, “Disperazione” e “I tre mendicanti”. Ricco di riferimenti onirici ed erotici, per la realizzazione di alcune scene, sono stati utilizzati attori pornografici professionisti. Charlotte Gainsbourg vince il premio per l’interpretazione a Cannes.

Lo stesso premio viene vinto dalla protagonista di “Melancholia”, Kirsten Dunst. Il film del 2011 viene presentato in concorso al Festival di Cannes e viene accolto positivamente sia dalla critica che dal pubblico. “Melancholia” è diviso in due parti e racconta il rapporto tra due sorelle, intimo ma anche molto conflittuale. Tra gli altri riconoscimenti, il film vince tre European Film Awards: miglior film, migliore fotografia e miglior scenografia.

Del 2013 è “Nymphomaniac”, film uscito in due volumi interpretato da Charlotte Gainsbourg, nei panni di Joe, una donna che si scopre ninfomane. Lar Von Trier gira due versioni della pellicola, una più “soft” e un’altra molto più esplicita, utilizzando ancora una volta attori del cinema porno. La prima versione è stata vietata ai minori di 14 anni mentre la seconda è stata destinata esclusivamente a un pubblico maggiorenne.

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