Autrice di bestseller tradotti anche in cinese e arabo, editorialista per il Guardian, tra le 100 persone più influenti secondo la classifica del Time 2016. Sono alcune delle certezze sull’autrice dall’identità segreta
Elena Ferrante conquista anche il pubblico televisivo. Reduce dal successo riscosso anche dall'ultimo libro (La vita bugiarda degli adulti", 2019, pagine 336, Edizioni E/O) la serie tv sulla saga dell'Amica Geniale sta appassionando anche i telespetttatori. C'era da aspettarselo. Basti ricordare che la scrittrice, con la sola saga “L’amica geniale”, ha venduto 12 mila copie. Scrittrice poi, chissà. La sua identità resta nascosta. Nessuna sa chi sia, che volto abbia. C’è chi ha addirittura sospettato che dietro quel nome e cognome si nasconda un uomo o che si tratti di un team di narratori che scrive a quattro mani. C’è invece chi è pronto a scommettere che sia di Napoli, forse proprio del rione Luzzatti che ha visto crescere Lila e Lenù.
Pseudonimo
Nessun dubbio, dunque sul fatto che Elena Ferrante sia uno pseudonimo. Una scelta, afferma la scrittrice, che le consente di scappare dall’ansia della notorietà. Dal 2018 è editorialista fissa del Guardian per il quale tiene una rubrica settimanale in cui tratta diversi argomenti: infanzia, vecchiaia, primi amori. E nel 2016 il Time l’ha inserita tra le 100 persone più influenti al mondo. Il suo merito? Aver conquistato con le sue parole migliaia di lettori in tutto il mondo. Una lunga storia d’amore che dura dal 1992.
I successi
Elena Ferrante esordisce nel 1992 con il romanzo "L'amore molesto" (Edizioni E/O), da cui il regista Mario Martone ha tratto il film omonimo nel 1995. La protagonista è Delia, costretta dai fatti, ad affrontare un viaggio – che è anche un percorso di introspezione - nei luoghi della sua infanzia alla ricerca della verità sulla morte inaspettata della madre. Un percorso doloroso per riconciliarsi con la donna che l’ha messa al mondo e accettare senza giudizio quel rapporto amore-odio che le lega ancora.
Dieci anni dopo vede la luce “I giorni dell’abbandono” (E/O, 2002). Qui, ad essere indagato è il rapporto tra marito e moglie. O meglio, il dolore di Olga che deve trovare un modo per sopravvivere al vuoto e alla disperazione generati dal marito che l’ha lasciata per una studentessa. Dal romanzo è stata realizzata la pellicola del regista Roberto Faenza.
Nel 2006 le Edizioni E/O pubblicano "La figlia oscura", nel 2007 il racconto per bambini "La spiaggia di notte", illustrato da Mara Cerri.
Il 2011 è l’anno del primo capitolo dell'"Amica geniale", seguito nel 2012 dal secondo, "Storia del nuovo cognome", nel 2013 dal terzo, "Storia di chi fugge e di chi resta" e nel 2014 dal quarto e ultimo, "Storia della bambina perduta", la cui traduzione in lingua inglese è stata finalista al Man Booker International Prize 2016. E’ questa quadrilogia ad ampliare il pubblico di lettori di Elena Ferrante. La quadrilogia, tradotta in 40 lingue compreso cinese e arabo, nel 2018 è stata trasporta su piccolo schermo con la regia di Saverio Costanzo ed è approdata in Italia e negli Usa ottenendo un successo di share.
Raccolte
Nel 2019 le Edizioni E/O hanno pubblicato "L'invenzione occasionale", che raccoglie i testi pubblicati originariamente in inglese sul quotidiano inglese "The Guardian" nella traduzione di Ann Gold stein nel corso del 2018. Il volume “La Frantumaglia”, invece racconta l’esperienza della scrittrice attraverso una serie di carteggi che vanno dal 2011 al 2016.