Danza, la compagnia Kor’sia debutta alla Triennale di Milano con Igra

Spettacolo
Chiara Ribichini

Chiara Ribichini

©Paul Rodriguez

I coreografi Mattia Russo e Antonio de Rosa, da anni protagonisti della scena internazionale, portano il loro lavoro ispirato a due spettacoli: "Jeux" di Nijinsky e "Les Noces" di Bronislava Nijinska. Una pièce coreutica ambientata in un campo da tennis che pone al centro la libertà sessuale. In scena il 12 e il 13 marzo e poi in tournée in altre città italiane

È un incontro tra la danza e lo sport. Un dialogo tra presente e passato che porta al centro un tema tanto attuale: la libertà sessuale. Arriva alla Triennale di Milano IGRA, spettacolo che segna anche il debutto milanese della compagnia Kor’sia e dei suoi coreografi Mattia Russo e Antonio de Rosa, da anni protagonisti della scena internazionale. Una pièce coreutica ambientata in un campo da tennis che nasce da una rielaborazione di due lavori del secolo scorso: Jeux di Nijinsky e Les Noces di Bronislava Nijinska

Sui passi di Nijinsky

“Avevamo già rivisto Jeux per il Victor Ullate Ballet nel 2021 ma in quel caso si trattava di una rilettura per una compagnia prettamente classica – spiega Mattia Russo a Sky TG24 - Ora lo abbiamo ripreso e ne abbiamo fatto una versione che appartiene al nostro universo”. Un universo di una danza assolutamente contemporanea ma radicata nel classico con cui da anni hanno conquistato un pubblico internazionale. “Già nel lavoro dì Nijinsky c’è questo utilizzo della danza come metafora delle regole del gioco del tennis che rappresentano un po’ le regole della società da cui si cerca di uscire in nome di una libertà sessuale tanto ricercata sia da Nijinsky che dalla sorella, entrambi omosessuali. Siamo partiti da qui per costruire il nostro lavoro che porta al centro la libertà sessuale ma in modo leggero anche attraverso dei flashback che ricostruiscono un po’ la vita del genio di Nijinsky caratterizzata anche dalla sua follia”, continua Russo.

Uno spettacolo contemporaneo sulla libertà sessuale

Lontano dallo scopo di riprodurre o ricreare, ma con l’idea di fare convivere epoche distanti sulla stessa linea del tempo, la compagnia Kor’sia prende spunti da Nijinsky e dalla sorella per elaborare alla luce della contemporaneità. “Igra rispecchia il nostro universo ma ci sono dei pezzi, ad esempio, in cui i movimenti delle braccia e delle gambe si rifanno a Les Noces. Anche musicalmente ci sono delle citazioni di Stravinsky completamente rimusicate. Abbiamo anche preso altri compositori utili ai fini del nostro racconto, come Chopin, utilizzando beat elettronici”. In scena sette danzatori.
Igra, già presentato in Spagna, Francia, al Roma Europa Festival e a Bassano del Grappa, arriva dunque finalmente a Milano, città dove entrambi si sono diplomati alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala per poi iniziare a lavorare in Spagna. La tournée italiana poi proseguirà (qui tutte le date).

 

La compagnia

Mattia Russo e Antonio de Rosa, registi e coreografi, insieme al ricercatore e cofondatore di arti viventi Giuseppe Dagostino e ad Agnès López-Río, docente di arti performative e consulente artistico, sono i principali artefici del collettivo Kor’sia. Antonio e Mattia iniziano gli studi di danza classica e contemporanea all'Accademia Nazionale di Roma, per poi proseguire gli studi a Milano, alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala. Entrambi entrano a far parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e, a seguire, della Compagnia Nazionale di Danza di Spagna, diretta da Jose Carlos Martinez. Come ballerini, hanno danzato coreografie di Rudolf Nureyev, George Balanchine, Nacho Duato, Mats Ek, Jiri Kylian, Marcos Morau, Hans van Manen, Goyo Montero, Itzik Galili. Insieme come coreografi, hanno creato balletti per la Compagnia Nazionale di Danza di Madrid, il Ballet Victor Ullate, il Teatro Konzert di Berna, il Balletto Nazionale dell'Opera del Reno CCN, il Teatro Massimo di Palermo e Kor'sia. Nel gennaio 2015 creano il collettivo Kor'sia a Madrid con Giuseppe e Agnes Lopez, concentrando in esso a partire dal 2017 la loro attività come coreografi e direttori artistici. Il loro lavoro è stato premiato negli ultimi anni in tutta Europa e nel mondo: tra gli altri ricordiamo il Primo Premio all’ International Choreography Competition NEW YORK-BURGOS, il PremioYoung Choreographers’ Competition del Bordeaux National Opera’s Ballet e il Premio TANZPLATTFORM BERN, fino al prestigioso Fedora Prize ottenuto nel 2023.

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