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Roberto Bolle all'Arena di Verona, l'étoile danza per il Pianeta sotto la pioggia. VIDEO

Spettacolo

Chiara Ribichini

Il maltempo che si è abbattuto sul Veneto ha interrotto ma non ha fermato lo spettacolo che si è concluso con "Sphere", la coreografia più attesa disegnata da Mauro Bigonzetti per Bolle. "Dobbiamo prenderci cura del nostro Pianeta" ha sottolineato l'étoile a Sky Tg24. Sul palco anche Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, i due primi ballerini della Scala protagonisti lo scorso anno della proposta di matrimonio più romantica di sempre

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“Una grande sfera che simboleggia la Terra. Il messaggio è proprio quello dell’amore per il Pianeta, della necessità di prendersene cura. Si parla tanto dell’emergenza climatica e ho pensato che sarebbe stato molto bello portarlo in scena. A me piace che la danza sia estetica e leggerezza pura ma anche quando riesce a dare dei messaggi”.

Roberto Bolle spiega così a Sky Tg24 Sphere, la suggestiva coreografia disegnata da Mauro Bigonzetti per l’étoile dedicata alla Terra che, dopo il debutto alle Terme di Caracalla a Roma, ha portato in scena all’Arena di Verona sotto un cielo illuminato dai fulmini e una pioggia battente. Il temporale che si è abbattuto sul Veneto ha interrotto due volte il Bolle and Friends. Ma “The Show Must Go On” e così, non appena il temporale ha concesso una breve tregua, il palco è stato asciugato per tentare di riprendere lo spettacolo. 

“Sotto la pioggia una connessione totale tra danza e natura”

 

Il maltempo però non ha dato tregua. Così, dopo l’ipnotica coreografia di Philippe Kratz, I, con cui i due danzatori Casia Vengoecha e Toon Lobach hanno traghettato il pubblico, avvolto negli impermeabili di emergenza appena acquistati, in una dimensione futuristica con la pioggia che sembrava incredibilmente far parte di quei giochi di luce e laser previsti nel pezzo, l’étoile ha riportato il pubblico sulla Terra in un passo a due con il Pianeta dal sapore ancestrale. Un ritorno all’essenza umana, a quel contatto primordiale con la natura che può diventare una lotta.

“Ieri sera è successo qualcosa che ricorderò per il resto della vita: un temporale, violento e inatteso, si è abbattuto sull’Arena mentre stavamo andando verso la conclusione dello spettacolo.Quella che all’inizio sembrava essere solo una maledetta sventura si è poi trasformata in un’opportunità di creare qualcosa di unico. Un momento potente, suggestivo, emozionante, per tutti quelli che hanno avuto la volontà e l’entusiasmo di rimanere ed attendere. E per me danzare tra fulmini, saette e pioggia battente è stata davvero un’esperienza memorabile. Difficile da descrivere, ma bellissima, profonda. Una connessione totale tra forza della natura e danza, durante un brano che oltretutto celebra il nostro Pianeta” ha commentato poi Bolle su Instagram.

 

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Gala sold out e tante star

 

Tante le star internazionali accanto a Bolle in un Gala sold out come è ormai tradizione. Tra loro il giovane talento António Casalinho che ha lasciato il segno con i suoi salti in Fiamme di Parigi. Sul palco anche Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, splendidi primi ballerini del Teatro alla Scala protagonisti lo scorso anno della più romantica delle proposte di matrimonio proprio all’Arena, che non si sono risparmiati nei virtuosismi previsti dal pas de deux de Il Corsaro nonostante il vento, i fulmini continui e le prime gocce di pioggia.

“Ormai i giochi sono fatti, questa sera non ci saranno altre sorprese” scherza ai microfoni di Sky Tg24 Roberto Bolle poco prima dello spettacolo ricordando quella che definisce la proposta di matrimonio che ormai è diventata il simbolo del sogno nell’immaginario comune. Nicoletta e Timofej si sposeranno ad agosto.

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“In realtà a me quell’emozione mi basta per tutta la vita” confessa Nicoletta Manni mentre Timofej Andrijashenko ricorda la difficoltà di danzare il passo a due di Romeo e Giulietta con la consapevolezza della sorpresa che avrebbe messo in scena subito dopo chiedendo la mano a Nicoletta, ignara di tutto.

“Le gambe tremavano, le mani sudavano, il cuore batteva forte, ero tanto agitato e continuavo a pensare ai passi per non emozionarmi perché mi veniva continuamente da piangere. E in scena stavo per scordarmi un pezzo di coreografia” racconta. “Ha avuto un momento di smarrimento quando era in ginocchio… io non capivo come potesse esser successo perché è proprio un passaggio chiave del passo a due. Poi tutto è stato chiaro perché quello stare in ginocchio poco dopo avrebbe significato tutto”.