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Nek alle Iene: "Anche le cose brutte possono trasformarsi in un’opportunità di riscatto”

Spettacolo
©IPA/Fotogramma

Il cantante emiliano ha ricordato al pubblico tutte le volte in cui ha dovuto farsi forza per reagire davanti alle avversità della vita trasformando il dolore in esperienze musicali da condividere

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Si è emozionato Filippo Neviani, in arte Nek, davanti alle telecamere de Le Iene, spazio televisivo che gli ha offerto l'opportunità di condividere con il pubblico i momenti difficili di una vita che gli ha riservato gioie e dolori.
Il cantautore di Sassuolo, che lo scorso gennaio ha compiuto cinquant'anni, ha raccontato come ci si rialza quando la vita ci mette alla prova in un monologo che ha toccato il cuore dei suoi fan e non solo.

Il monologo a Le Iene

Nel monologo preparato da Nek per la sua ospitata a Le Iene c'è tutto: dalle batoste dei suoi esordi come cantante alle delusioni in campo amoroso, passando per le perdite degli affetti più cari.
Le avversità sono inevitabili, secondo quella che è l'esperienza di Nek, e servono per diventare quello che siamo, o almeno questo è ciò che è accaduto a lui che anche grazie al dolore è cresciuto come artista e come essere umano.
Nel suo monologo Nek ha riavvolto il nastro mandandolo indietro fino al 1993, anno in cui ha debuttato a Sanremo con il brano In te, esordio accompagnato dalle polemiche per la canzone accusata di essere contro l'aborto prima ancora che venisse eseguita dal vivo. Il cantante ha ricordato l'episodio per sottolineare come le critiche feroci non lo hanno abbattuto, anzi, gli hanno dato la forza per andare avanti e dimostrare a tutti di non essere solo una meteora.
Allo stesso modo, quando morì suo padre, ha reagito accettando il fatto che quell'evento lo avrebbe cambiato per sempre e quell'esperienza è stata preziosa anche quando, due anni fa, per un incidente domestico ha rischiato di perdere l'uso della mano sinistra, fatalità che avrebbe potuto mettere fine alla sua carriera di musicista.

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Il messaggio di Nek: la luce nel buio

Nek, che ogni tanto è costretto a fare una pausa per l'emozione, conclude dicendo che avrebbe voluto imparare prima la lezione appresa in tutte queste occasioni, ovvero che dal dolore può nascere l'opportunità per un riscatto che può condurre a nuovi e luminosi traguardi.
La stessa Laura non c'è, ha aggiunto Nek, nata dal dolore per un amore finito, ha rappresentato l'inizio di un legame profondo: quello tra lui e i suoi fan. Per concludere, l'artista ha ricordato a tutti che a sostenerci nel buio c'è la speranza di uno spiraglio di luce che prima o poi arriva e permette di vedere tutto più chiaramente.

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