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Oliviero Toscani sulla guerra in Ucraina: "Si può pensare solo alla benzina?"

Spettacolo
©Getty

Come tanti altri artisti, Oliviero Toscani guarda preoccupato a quanto sta succedendo nell'Est Europa. "Finché non ci sarà una libera circolazione delle genti non saremo civili", dichiara in un'intervista all'ANSA 

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"Finché non ci sarà una libera circolazione delle genti non saremo civili", tuona appassionato Oliviero Toscani (Le campagne pubblicitarie più provocatorie del fotografo) in un'intervista all'ANSA - in occasione dei suoi 80 anni, che compie il 28 febbraio - pensando a tutta la strada che c'è ancora da fare, al mondo "che diventa sempre più elitario con i ricchi sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri". Fino all'Ucraina e all'orrore di una guerra che lo angoscia e lo preoccupa, che ne scatena la rabbia ("tutti preoccupati solo del prezzo della benzina che cresce, ma è possibile?") ma che forse è l'unica cosa che oggi non avrebbe voglia di andare a raccontare: "fare il fotografo di guerra in modo creativo non è più possibile", sbotta, "non devi più inventare niente". Eppure il legame tra fotografia e storia è strettissimo, ti fa notare impetuoso, perché la fotografia oggi può essere arte "ben più delle tante opere del contemporaneo che affollano le gallerie". Ma di più, incalza, "E' la memoria storica del mondo".