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Spoleto, il 64esimo Festival dei due Mondi riparte con due storiche orchestre in residenza

Spettacolo
Foto di archivio

La neodirettrice artistica Monique Veaute ha annunciato di aver siglato l’accordo per due collaborazioni quinquennali con la Budapest Festival Orchestra e l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia. Cuore del Festival, che si svolgerà dal 24 giugno all’11 luglio, tornerà la musica. Nel calendario anche arte, teatro e danza

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E’ il Festival delle arti performative più antico d’Italia e sarà, se tutto andrà come speriamo, probabilmente il primo in presenza dopo la lunga emergenza sanitaria. Il 64esimo Festival dei due Mondi di Spoleto 2021 (QUI IL SITO) si terrà dal 24 giugno all’11 luglio e riunirà, come da tradizione, teatro, musica e danza.

«Continuerà ad essere la grande rassegna multidisciplinare quale è stata nel Novecento con spettacoli di opera, concerti, prosa, danza, performing arts. Gli spettacoli in programma saranno costruiti partendo dai magnifici luoghi che li ospitano, e tutta la città di Spoleto sarà parte di un grande progetto artistico condiviso» ha sottolineato la neodirettrice artistica Monique Veaute in conferenza stampa.

IL PROGRAMMA

 

Al cuore del Festival tornerà la musica, o meglio le musiche, con una proposta che spazia dalla classica alla contemporanea, dal barocco all’elettronica, e include concerti sinfonici e da camera, produzioni d’opera, istallazioni multimediali e live performance. La direttrice artistica Monique Veaute ha inoltre annunciato di aver siglato due importanti accordi di collaborazione quinquennale: la Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer e l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia con Antonio Pappano saranno orchestre in residenza al Festival per le prossime cinque stagioni, passo fondamentale per realizzare nuove e originali produzioni. Alle due compagnie sinfoniche, recentemente anche inserite tra le dieci migliori orchestre al mondo dal BBC Music Magazine, sono affidati i concerti di apertura e di chiusura del Festival 2021. In particolare Iván Fischer dirigerà la Budapest Festival Orchestra il 25 giugno 2021 con pagine di autori francesi quali Milhaud, Satie e Ravel, mentre Antonio Pappano guiderà l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia nel gran finale del 11 luglio 2021, con le suggestioni da mille e una notte delle musiche di Rossini, Fazil Say e Rimsky-Korsakov. Intorno, un ricco programma di concerti da camera, recital, e teatro musicale affidato alle due compagini.

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