L’attore di teatro, cinema e tv, portato al successo dalla serie cult Romanzo Criminale legge un passo de “Il vecchio che leggeva i romanzi d’amore” in ricordo del grande scrittore cileno scomparso il 16 aprile all’età di 70 anni a causa del coronavirus
"Nessuno riesce a legare un tuono e nessuno riesce ad appropriarsi dei cieli dell'altro e dell'abbandono", scriveva Luis Sepúlveda ne “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, pubblicato in Italia nel 1993. Ed è proprio attraverso l’opera che ha regalato fama mondiale allo scrittore e combattente cileno, che l’attore Francesco Montanari gli rende omaggio nel giorno della sua morte. Luis Sepúlveda è scomparso il 16 aprile all’età di 70 anni a Oviedo, in Spagna, dove era ricoverato per coronavirus (LO SPECIALE) da un mese e mezzo. (LA NOTIZIA DELLE MORTE)
L’omaggio
Montanari, attore di teatro, cinema e tv, portato al successo grazie al ruolo de Il Libanese nella serie cult Romanzo Criminale, sceglie una delle opere più belle dello scrittore che, con i suoi libri, ci raccontava (e continuerà a farlo attraverso il suo lascito) come la scelta occidentale, il capitalismo, abbia in qualche modo distrutto l'equilibrio con la natura e come invece si possono trovare modi diversi di vivere armoniosamente con lei. Montanari dà così voce e spirito alle parole dello scrittore che sapeva raccontare il mondo con la leggerezza di una favola. LIBRI PIÙ BELLI - LE FRASI DA NON DIMENTICARE)
“Il vecchio che leggeva i romanzi d’amore”
“Il vecchio che leggeva i romanzi d’amore” rappresenta l’esordio letterario di Sepúlveda. Scritto nel 1998, di ritorno da una esperienza di vita con i nativi in Amazzonia per studiare, grazie a una collaborazione con l’Unesco, l’impatto dell'Occidente sulla popolazione indios Shuar, è dedicato a Chico Mendes. (LA FOTOSTORY - LO SPECIALE DI SKY TG24 SUI LIBRI).