A Los Angeles la premiere di "Joker", le immagini del red carpet. FOTO

Joaquin Phoenix e Rooney Mara

Bellissima e sorridente Zazie Beetz, che nel film interpreta Sophie Dumond, la ragazza di cui il protagonista si invaghisce

Zazie Beetz

Zazie Beetz sul red carpet

Nel cast di "Joker" anche l'attore Brett Cullen che interpreta un miliardario candidatosi a sindaco di Gotham City

Brett Cullen

Presente alla premiere anche Frances Conroy. Penny Fleck, il suo personaggio, è l'anziana madre di Arthur/Joker

Frances Conroy

Nel cast anche il cabarettista Marc Maron

Maron interpreta Ted Marco, produttore televisivo

Maron con il regista Todd Phillips

Nel cast anche l'attore Leigh Gill

Leigh Gill sul red carpet

Il cast a Los Angeles: Glenn Fleshler, Josh Pais, Brett Cullen, Frances Conroy, Todd Phillips, Joaquin Phoenix, Zazie Beetz, Leigh Gill, Marc Maron ed Emma Tillinger Koskoff

Il cast

Diversi anche gli ospiti che hanno partecipato alla premiere. Tra loro l'attore Lakeith Stanfield che è arrivato con un trucco ispirato al protagonista del film

Sul red carpet anche Jason Momoa de Il Trono di Spade e Lisa Bonet

Jason Momoa e Lisa Bonet

Intorno alla pellicola di Phillips, prodotta tra gli altri anche da Bradley Cooper, si è generato un dibattito che ha portato la Warner Bors alla decisione di non proiettare il film nel Century Movie Theatre, il cinema di Aurora dove nel 2012 alla prima di "Il cavaliere oscuro - Il ritorno" il 24enne James Holmes, mascherato da Joker, ha sparato sul pubblico uccidendo dodici persone

La decisione della Warner Bors arriva dopo la lettera ricevuta da cinque famiglie delle vittime di Aurora che avevano espresso preoccupazioni legate al film, chiedendo alla major di compiere azioni concrete per contribuire a "costruire comunità più sicure e con meno pistole"

"Quando abbiamo saputo che la Warner Bros stava per distribuire un film chiamato Joker, che presenta il protagonista in una storia delle origini benevola, ci siamo fermati a riflettere", scrivono i familiari delle vittime

Ribadendo il loro sostegno alla libertà di parola e espressione, i familiari non chiedono una messa al bando del film, ma propongono alla major azioni concrete su come usare la propria influenza per promuovere una riforma della legge sulle armi e smettere di contribuire alle campagne di candidati che prendono soldi anche dalla Nra (la lobby delle armi usa) o sono contro tale riforma

Il film è "uno schiaffo in faccia" ha detto a Hollywood Reporter una delle firmatarie della lettera, Sandy Phillips, che dopo aver perso nella strage di Aurora una figlia, ha fondato con il marito l'associazione Survivors Empowered. La sua preoccupazione è che qualcuno, "che magari sta covando il pensiero di compiere una strage possa sentirsi incoraggiato da questo film"

Mentre Tom Sullivan, che nella strage ha perso un figlio, non pensa invece che il film "possa innescare atti di violenza"

"Che sia chiaro: né il personaggio di finzione Joker, né il film sono un endorsement a qualunque tipo di violenza del mondo reale", ha risposto la Warner Bors con una nota

La Warner nel suo comunicato sottolinea che "la violenza delle armi nella nostra società è un tema critico e noi estendiamo la nostra solidarietà a tutte le vittime colpite da queste tragedia"

Nella nota si sottolinea poi che "la nostra compagnia ha una lunga storia di donazioni alle vittime di violenza, incluse quelle di Aurora e nelle ultime settimane, la nostra società madre si è unita ad altri leader del mondo economico per chiedere ai legislatori di emanare una legge bipartisan per colpire questa epidemia (di violenza, ndr). Allo stesso tempo, Warner Bros crede che una delle sue funzioni di storytelling sia di provocare dialoghi difficili su temi complessi"