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Woody Allen, libro di memorie snobbato da editori dopo le accuse di molestie

Spettacolo

Lo ha rivelato il New York Times. “Un'operazione troppo pericolosa ai tempi del #MeToo", hanno spiegato i dirigenti di 4 grandi case editrici. Pesano le accuse di Dylan Farrow, che ha denunciato di essere stata molestata sessualmente dal patrigno all’età di 7 anni

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Nessuno vuole pubblicare la prima autobiografia di Woody Allen. A rivelarlo è il New York Times, che racconta di come il famoso regista si sia visto sbattere la porta in faccia dai maggiori editori per la pubblicazione delle sue memorie. "Sarebbe stata un'operazione troppo pericolosa ai tempi del #MeToo", hanno spiegato i dirigenti di quattro grandi case editrici. Se in altri tempi ci sarebbe stata una guerra di offerte stellari per la sua autobiografia, le cose sono cambiate dopo che sono riaffiorate le accuse di molestie a Dylan Farrow, figlia dell'ex moglie del regista. Accuse negate da Allen, ma che hanno lasciato il pubblico nel dubbio. I rappresentanti delle case editrici hanno riferito che sarebbe commercialmente rischioso pubblicare le sue memorie nell'attuale clima.

L’accusa

Dylan Farrow, figlia dell'ex moglie di Woody Allen Mia Farrow, ha accusato il patrigno di averla molestata sessualmente nel 1992, quando aveva sette anni. Le prime accuse di molestie nei confronti del regista britannico risalgono ai mesi successivi al divorzio tra Mia Farrow e Allen, arrivato a causa della relazione di quest’ultimo con Soon-Yi Previn, la figlia adottiva dell’attrice e dell'ex-marito André Previn. Allen, quattro volte premio Oscar, ha sempre negato le accuse contro di lui, che non sono mai state provate.

Anche Hollywod contro il regista

Nel pieno del movimento femminista del #MeToo, Allen aveva difeso l’ex produttore cinematografico Harvey Weinstein. Dopo le accuse di Dylan Farrow, alcuni attori, come Colin Firth, dissero che non avrebbero più lavorato con il cineasta. Amazon ha deciso di non distribuire il suo film, A Rainy Day in New York, e ha reciso un contratto che prevedeva un totale di quattro film. Allen ha chiesto un risarcimento danni del valore di 68 milioni di dollari