Raz Degan dalle lontane terre di "Raz and the Tribe" allo studio di Cinepop

Spettacolo

M.Beatrice Moia

Enrica Guidi e Raz Degan a Cinepop
Raz_Degan_foto

Raz Degan è protagonista del nuovo documentario a puntate "Raz and the Tribe", in onda ogni lunedì alle 23.15 su Sky Atlantic. Ospite da Enrica Guidi a Cinepop, ha raccontato la meravigliosa esperienza ai confini della civiltà vissuta insieme ai suoi compagni di avventura, Asia Argento, Piero Pelù e Luca Argentero. 

Ospite a Cinepop è Raz Degan, protagonista in questo mese di giugno del documentario a puntate “Raz and the Tribe”. Raz racconta di paesi lontani, tribù primitive e paesaggi incontaminati. Arriva puntuale nello studio di Cinepop e sembra sbarcato direttamente da una delle isole da lui tanto amate, ai limiti della civiltà: cappellino da baseball, camicia a quadri con t-shirt e sneakers allacciate solo a metà. L’aria di chi, a vestiti e annessi e connessi, non ci bada proprio. Altre sono le cose che premono. Ancora prima dell'inizio della registrazione comincia a raccontare a Enrica Guidi, la conduttrice, i tanti episodi dell’ultima esperienza in giro per il mondo. E quasi non ci si rende conto di essere in onda. Raz è sempre lo stesso, telecamere accese o spente che siano. Completamente immerso nel suo racconto, il tono della voce basso, un po’ misterioso. Riesce a costruire immagini con le parole, i respiri, le pause, cercando di trascinare nel suo mondo una Enrica Guidi sempre più curiosa che aggiunge domanda a domanda. Sono più di 108 i paesi "indagati" da Raz. Non si è spinto oltre nel conteggio. E 108, non a caso, è una cifra simbolo per i buddisti.

Raz ormai è un’unica cosa con la natura che ama e che ha esplorato. Le popolazioni presso cui ha abitato nel corso di questa esperienza televisiva hanno un’altra concezione del tempo. O meglio, hanno un tempo che, diversamente dal nostro, è fuori dal tempo. È un tempo per vivere, per respirare, per pensare così come si dovrebbe vivere, respirare, pensare. È un tempo per godersi ciò che la natura ci regala ogni giorno. E questo inno alla natura e a coloro che, sempre uguali a se stessi per generazioni, ne riescono a cogliere e a gustare i palpiti, crea un bellissimo contrasto con ciò che sta succedendo in studio, durante le riprese di Cinepop, dove la fruizione tecnologica della realtà ci catapulta nel futuro. Raz e il suo racconto ci arrivano filtrati da uno schermo. La lezione di vita, l'amore per la natura e il ritorno alle origini che Raz ci propone passano attraverso quella tecnologia da cui noi, uomini dell'era digitale, siamo stati ormai definitivamente inghiottiti. Senza ritorno. È meglio così? Guardate "Raz and the Tribe", poi provate a rispondere.

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