Con l’equinozio di primavera il giorno tornerà a essere più lungo della notte nell’emisfero Boreale. Tra gli appuntamenti più attesi dagli appassionati c’è la luna piena del 28 marzo e l’avvicinamento di Marte all’ammasso stellare delle Pleiadi
Il mese di marzo porta, come sempre, l’arrivo della primavera. Il 20 marzo, nell’emisfero Boreale, il giorno torna a essere più lungo della notte. L’Unione Astrofili Italiana (Uai) ha segnalato i principali eventi astronomici che caratterizzeranno il cielo del mese. Tra gli appuntamenti più significativi, si segnala appunto l’equinozio di primavera alle 10.37 e la luna piena il 28 marzo, anche chiamata “luna del verme”.
L’equinozio di primavera
Come spiega un articolo sul sito dell’Uai, gli equinozi sono momenti in cui il centro del disco del Sole si trova sul punto d’incrocio tra l’equatore celeste e l’eclittica. L’equinozio di primavera segna il passaggio del Sole dall’emisfero celeste australe all'emisfero celeste boreale. Nel giorno dell’equinozio, in tutti i luoghi del nostro pianeta, la lunghezza del dì è uguale a quella della notte. Avverrà il 20 marzo alle 9.37 TU, le 10.37 in Italia. Dall’inizio del mese di marzo al 31, la durata del giorno aumenta di 1 ora e 26 minuti.
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La luna e le fasi lunari di marzo
In questo mese si hanno 4 fasi lunari: l’ultimo quarto il 6 marzo; la luna nuova il 13 marzo; il primo quarto il 21 marzo e la luna piena il 28 marzo. Quest’ultima è anche tradizionalmente chiamata la “Luna del Verme” o “Luna di Quaresima” perché compare nel periodo di Quaresima. Il riferimento ai vermi si farebbe risalire ai nativi americani perché in questo mese il terreno si ammorbidisce dopo il disgelo invernale e gli insetti tornano a essere più visibili. Il sito dell’Uai segnala che dalla Luna Piena del 28 marzo viene ricavata la data della Pasqua cristiana che nel 2021 cade il 4 aprile. Il 14 marzo 2021, al tramonto del Sole, la Luna ha un’età di 30.9 h e una fase dell’1.8%. Il 15 marzo ha un'età di 54.9 h e una fase del 5.1%
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Le congiunzioni dei pianeti
All’inizio del mese Mercurio sorge circa un’ora prima del Sole e raggiunge la massima elongazione mattutina il 6 marzo, mentre negli ultimi giorni del mese sorgerà appena mezz’ora prima del Sole e diventerà praticamente inosservabile alla luce del mattino. Marte resta l’unico protagonista dei cieli serali e sarà possibile osservarlo agevolmente a Ovest. Il pianeta rosso avrà anche una serie di incontri ravvicinati con gli astri più noti della costellazione: le Pleiadi, le Iadi e Aldebaran. In particolare il 3 marzo Marte si avvicina all’ammasso stellare delle Pleiadi. Merita di essere osservato, il 19 marzo, lo spettacolare allineamento della Luna che s’interpone tra Aldebaran e Marte. Invece Giove e Mercurio, al mattino del 5 marzo, saranno in congiunzione con Saturno poco lontano dalla coppia di pianeti. La suggestiva configurazione sarà però difficile da distinguere alla luce dell’alba. Il 10 marzo, la sottile falce di luna calante si unisce al terzetto Giove-Saturno-Mercurio che appaiono sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. I 4 corpi celesti saranno concentrati nella costellazione del Capricorno.
Meteore e comete
Marzo è un mese poco favorevole per osservare le meteore. Saranno attivi pochissimi sciami durante la notte e, in generale, si potrebbero riuscire a vedere solamente una decina di stelle cadenti in un’ora di osservazione. In questo periodo le meteore sono alquanto deboli in luminosità. Tra il 6 e il 16 marzo dovrebbe comparire un nuovo outburst della cometa 29/P Schwassmann-Wachmann. Durante le notti del mese di marzo sarà visibile nella costellazione dell’Auriga la cometa C/2021 A2 Neowise scoperta lo scorso 10 gennaio.