I risultati ottenuti da un gruppo di ricercatori dell’Università di Harvard indicano che lo scioglimento dei ghiacci nell’Artide avvenuto negli ultimi 40.000 anni, attraverso variazioni del livello degli oceani, ha determinato cambiamenti nei ghiacci anche nel continente antartico
L’esistenza di un legame tra l’Artico e l’Antartide è stata confermata per la prima volta, grazie a un nuovo studio dell’Università di Harvard. I risultati ottenuti dal team guidato da Natalya Gomez indicano che lo scioglimento dei ghiacci nell’Artide avvenuto negli ultimi 40.000 anni, attraverso variazioni del livello degli oceani, ha determinato cambiamenti nei ghiacci anche nel continente antartico. È la prova di come il clima sulla Terra sia interconnesso.
La connessione tra i poli
Secondo gli autori dello studio, ottenere una migliore comprensione delle connessioni esistenti tra i diversi ambienti polari potrà aiutare i climatologi a valutare meglio gli effetti globali innescati dai cambiamenti climatici. Nel corso della ricerca, grazie all’analisi dei dati sul campo, come lo studio dei sedimenti e della progressione della linea di costa antartica, e attraverso l’utilizzo di modelli al computer, gli scienziati sono riusciti a ricostruire le connessioni tra i poli. Questa procedura ha permesso di dimostrare, per esempio, che durante l’era glaciale di circa 26.000 anni fa, il livello dei mari si è ridotto, con il conseguente rafforzamento della banchina antartica. In periodi lontani dall’era glaciale, come quello attuale, invece, l’aumento delle temperature ha determinato un maggiore scioglimento dei ghiacci artici e un aumento del livello dei mari, provocando una riduzione dei ghiacci in Antartide.
L’indebolimento dei ghiacciai
A settembre, le immagini fornite dai satelliti dell’Agenzia spaziale europea (Esa), della Nasa e della United States Geological Survey (Usgs) hanno permesso alla comunità scientifica di notare che le fratture presenti in due dei ghiacciai più grandi e in rapida evoluzione dell’Antartide stanno peggiorando. L’indebolimento di queste enormi masse di ghiaccio è stato definito dall’Esa come “il primo passo verso la loro disgregazione e l’aumento del livello del mare”. Nel corso degli ultimi decenni, la morfologia dei due ghiacciai (noti come Pine Island e Thwaites) è mutata a causa dei cambiamenti climatici e del riscaldamento degli oceani, che hanno determinato lo scioglimento, l’assottigliamento e il ritiro delle piattaforme di ghiaccio.