Cina, Emirati Arabi Uniti e Stati uniti sono pronti a lanciare i loro veicoli verso il Pianeta Rosso in cerca dell’eventuale presenza di forme di vita
Continua la corsa verso Marte, il Pianeta del sistema solare più vicino alla Terra attorno al quale orbitano attualmente diversi velivoli europei, statunitensi e indiani. Le prime fotografie del suolo marziano sono state scattate nel luglio 1965 nell’ambito della missione statunitense Mariner 4, il primo velivolo che sorvolò il Pianeta per poi tornare sulla Terra. Da allora le conoscenze su Marte sono notevolmente aumentate. Ma ci sono ancora diversi misteri che attanagliano il Pianeta Rosso, su alcuni dei quali probabilmente faranno luce le prossime tre missioni in programma tra luglio ed agosto. Cina, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti sono pronti a lanciare i loro veicoli verso il Pianeta del sistema solare che conosciamo meglio in cerca dell’eventuale presenza di forme di vita. L’Europa, per ora, è esclusa dalla corsa. Causa coronavirus, l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) e la russa Roscosmos hanno rinviato di due anni, al settembre 2022, il lancio del rover ExoMars 2020, previsto inizialmente nel luglio 2020.
Le tre missioni nel dettaglio
La prima missione in programma è “Hope” (Speranza in italiano) degli Emirati Arabi Uniti. Partirà il 15 luglio dal Centro spaziale giapponese Tanegashima e sarà la prima sonda diretta verso il Pianeta Rosso progettata da un Paese mediorientale. Seguirà, poi, a fine luglio, la missione Tianwen-1 (“ricerca della verità celeste”), con la quale la Cina, dopo aver raggiunto la Luna, intende portare un proprio lander anche su Marte. Se tutto andrà come previsto a febbraio 2021 la Cina raggiungerà il suolo marziano con un rover equipaggiato con 13 strumenti, utili per studiare l’atmosfera marziana, la struttura interna, la superficie del pianeta, e per rilevare la presenza di acqua o di eventuali segnali di forme di vita. Tra il 30 luglio e il 15 agosto partirà anche la missione di Perseverance, il quinto veicolo della Nasa che raggiungerà il suolo marziano. Il lancio del rover avverrà dell’aeronautica statunitense a Cape Canaveral (Florida). Perseverance dovrebbe raggiungere Marte nel mese di marzo 2021 per raccogliere campioni di superficie che verranno successivamente analizzati sulla Terra.
“Marte rappresenta un obiettivo complicato, perché il pianeta, a differenza della Luna, ha un’atmosfera, per cui i lander necessitano di una protezione efficace dal calore che si genera durante la discesa”, spiega Mason Peck, un ingegnere aerospaziale della Cornell University. “Allo stesso tempo, però, l’aria è troppo rarefatta per un solo paracadute e quindi si rende necessaria la presenza dei razzi di stabilizzazione. L’aspetto più complicato riguarda la necessità di automatizzare l’intero progetto, perché non possiamo gestirlo dalla Terra”, continua l’esperto.