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Giornata mondiale della biodiversità, Ispra: necessario tutelarla

Scienze

L’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale avverte che oltre 1 milione di specie vegetali rischiano di estinguersi. Molte di queste estinzioni potrebbero verificarsi già nei prossimi decenni

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Ogni anno, il 22 maggio si celebra la Giornata mondiale della biodiversità. È stata istituita nel 2000 dalle Nazioni Unite per commemorare l'adozione del testo della Convenzione per la Diversità Biologica e promuovere la tutela della fauna e della flora mondiali, spesso minacciate dalle attività umane. Come spiega l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), la crisi della biodiversità si riflette sulla fornitura dei servizi ecosistemici, dagli alimenti al legno, dall’acqua ai medicinali, dalla regolazione del clima al controllo del suolo. Le stime dell'Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services indicano che circa 1 milione di specie animali e vegetali rischiano di estinguersi. Molte di queste estinzioni potrebbero verificarsi già nei prossimi decenni.

 

La sesta estinzione di massa

 

Alcuni ricercatori ipotizzano che la sesta grande estinzione di massa sia attualmente in corso. La quinta si verificò circa 65,95 milioni di anni fa e portò alla scomparsa del 75% delle specie del cretaceo, inclusi i dinosauri. La tesi degli scienziati si basa sull’attuale ritmo di estinzione delle specie, da 100 a 1000 volte più rapido di quello degli ultimi 10 milioni di anni. Dal 1900 a oggi, infatti, l’abbondanza media di specie autoctone nella maggior parte degli habitat terrestri è diminuita di almeno il 20%.

 

La Strategia Ue per la Biodiversità

 

L’Ispra spiega che, nonostante gli sforzi compiuti, le nazioni non sono riuscite a raggiungere gli obiettivi della Convenzione per la Diversità Biologica e della Strategia UE per la Biodiversità, per il decennio 2011-2020. Sono però stati fatti dei passi avanti nell’istituzione delle aree protette, in particolare di quelle terrestri. Per affrontare il problema nei prossimi anni, l’UE ha da poco emanato la propria Strategia per la Biodiversità per il periodo 2021-2030. L’accordo prevede di ridurre le minacce alla biodiversità, promuovere l’uso sostenibile delle risorse energetiche e la condivisione dei benefici derivanti dal loro uso, identificare e sviluppare soluzioni innovative per l’integrazione della biodiversità e del suo valore nelle politiche dei settori produttivi.