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Arrabbiarsi anche per pochi minuti aumenta il rischio infarto e ictus: lo studio sul cuore

Salute e Benessere
©IPA/Fotogramma

Otto minuti di rabbia sono sufficienti per influenzare negativamente il funzionamento dei vasi sanguigni per 40 minuti. A indicarlo è uno studio della Columbia University di New York

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Arrabbiarsi, anche solo per pochi minuti, può alterare il funzionamento dei vasi sanguigni aumentando il rischio di attacchi cardiaci e ictus. A suggerirlo è un nuovo studio, condotto dalla Columbia University di New York, che ha indagato su un campione composto da adulti sani gli effetti delle emozioni negative intense sulla salute cardiovascolare. Dall’analisi è emerso che 8 minuti di rabbia sono sufficienti per influenzare negativamente il funzionamento dei vasi sanguigni per 40 minuti. Non sono, invece, stati riscontrati effetti avversi statisticamente significativi correlati all’ansia e alla tristezza. I risultati del nuovo studio, che potrebbe spiegare perché alcune persone subiscono questi traumi durante sfoghi emotivi, sono stati pubblicati sulle pagine della rivista Jaha (Journal of the American Heart Association).

Lo studio nel dettaglio

Per compiere lo studio, il team di ricerca ha monitorato la salute cardiovascolare di un campione composto da 280 adulti apparentemente sani. Ai partecipanti, divisi casualmente in quattro gruppi, è stato chiesto per 8 minuti di ricordare un’esperienza personale che ha provocato in loro emozioni di rabbia, rievocare un ricordo personale di ansia, leggere una serie di frasi che evocavano tristezza o contare ripetutamente fino a 100 per indurre uno stato emotivamente neutro. I ricercatori hanno poi valutato lo stato di salute delle cellule che rivestono i vasi sanguigni di ciascun partecipante, effettuando diverse misurazioni rispettivamente dopo 3, 40, 70 e 100 minuti dall’inizio del test.

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I risultati

Confrontando i parametri clinici, con le valutazioni effettuate prima dell’esperimento, il team di ricerca ha rilevato una compromissione della salute dei vasi sanguigni nei partecipanti che hanno ricordato episodi che hanno scatenato in loro rabbia. Effetto riscontrato fino a 40 minuti dopo l’avvio del test. Nel resto del campione, invece, non è stato misurato un cambiamento statisticamente rilevante. "Abbiamo riscontrato che evocare uno stato di rabbia porta alla disfunzione dei vasi sanguigni, anche se non capiamo ancora cosa possa causare questi cambiamenti", ha riferito  Daichi Shimbo, esperto in malattie cardiovascolari della Columbia University di New York. "L'indagine sulla correlazione tra rabbia e disfunzione dei vasi sanguigni può aiutare a identificare obiettivi di intervento efficaci per le persone ad aumentato rischio di eventi cardiovascolari. Lo studio, infatti, suggerisce che le emozioni intense potrebbero contribuire agli eventi cardiaci in persone che già presentano problemi di salute”, ha concluso.

 

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