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Laparotomia, in cosa consiste l'intervento per laparocele e quali sono i rischi

Salute e Benessere
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In generale, esistono tre diverse tipologie di laparotomia e si differenziano dal modo nel quale viene effettuata l'incisione addominale

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Quello di Papa Francesco sarà un intervento di laparotomia. Con queste termine si indica l'insieme di tutte le tecniche chirurgiche effettuate praticando un'incisione lungo la parete addominale. In generale, esistono tre diverse tipologie di laparotomia e si differenziano dal modo nel quale viene effettuata l'incisione addominale: laparotomia verticali (incisione verticale e sono di tipo xifo-ombelicale; ombelico-pubica; trans-rettale alta; para-rettale bassa), laparotomia trasversale (incisioni orizzontali: impiegate nella chirurgia del pancreas e dei surreni), laparotomia obliqua (incisione obliqua: sottocostale di Kocher; iliaca di McBurney). (OCCLUSIONE INTESTINALE: I SINTOMI - OPERAZIONI CHIRURGICHE)

Il metodo della laparotomia

La scelta del tipo di laparotomia da eseguire spetta al chirurgo che dovrà tener conto di diversi parametri, come l'organo sul quale è necessario intervenire; il tipo di patologia che si deve trattare e la sua gravità; la presenza di vasi sanguigni; eventuali complicanze che possono manifestarsi nel corso dell'intervento chirurgico e che potrebbero mettere il chirurgo nella condizione di dover effettuare altre incisioni; semplicità della suturazione da eseguire al termine dell'intervento. Proprio per quest'ultimo punto la laparotomia deve essere eseguita in maniera tale da consentire una semplice e rapida ricostruzione della parte incisa. In sostanza, non ci devono essre complicazioni. Ma quando si decide di fare la laparotomia? Può essere effettuata sia per fini diagnostici che per fini terapeutici. In ambito diagnostico si ricorre alla laparotomia esplorativa, quando altri esami (radiografie o Tac) non hanno permesso di effettuare una diagnosi precisa.

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Come si svolge?

Sono tre le fasi. In primis, l'apertura. Il chirurgo fa un'incisione per raggiungere l'organo. In secondo luogo, la chiusura. In questa fase il chirurgo procede con la ricostruzione e la suturazione dell'area incisa. Infine, il posizionamento di drenaggi: in alcune forme di laparotomia, al termine dell'intervento chirurgico può essere necessario inserire un drenaggio endo-addominale, per favorire l'eliminazione di eventuali fluidi fisiologici o patologici che possono formarsi. Al paziente viene consigliato di stare a riposo evitando sforzi fisici post-operatori per almeno 3-4 settimane.

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