È quanto emerso da una nuova ricerca condotta dal Cedars-Sinai Medical Center su un campione composto da quasi 8mila donne
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La dieta mediterranea, in gravidanza, protegge dal rischio di preeclampsia, più comunemente conosciuta con il termine gestosi, una complicanza potenzialmente pericolosa sia per la salute della mamma che del suo bambino, che in Europa interessa circa il 2-5% delle gravidanze. È quanto emerso da un nuovo studio condotto da un team di ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center su un campione composto da quasi 8mila donne. I risultati sono stati pubblicati sulle pagine della rivista specializzata JAMA Network Open.
Lo studio su quasi 8mila donne
Per compiere lo studio, il team di ricerca ha chiesto a 7.798 donne di compilare un questionario semi-quantitativo durante la visita iniziale nello studio ginecologico, avvenuta nel primo trimestre di gravidanza. In particolare, al campione è stato chiesto di indicare le proprie abitudini alimentari durante i tre mesi precedenti, con precise indicazioni sul consumo di cibi e bevande, in modo da poter attribuire un punteggio in base all'aderenza alla dieta mediterranea.
I risultati
Confrontando le risposte delle partecipanti, i ricercatori hanno osservato che, al netto di fattori, come l'obesità, che riguardavano il 20% del campione, un punteggio elevato in termini di aderenza alla dieta mediterranea era correlato a un rischio ridotto del 21% di avere un esito negativo della gravidanza, nonché a una probabilità inferiore rispettivamente del 28% e del 37% di sviluppare preeclampsia e diabete gestazionale. "Abbiamo anche esaminato i singoli componenti della dieta mediterranea e abbiamo scoperto che una maggiore assunzione di verdure, legumi e pesce era correlata a un minor rischio associato di un esito avverso della gravidanza", ha riferito la dottoressa Natalie Bello, autrice senior dello studio.