L’appello è stato diffuso in relazione all’aumento dei casi che, secondo l’ultimo monitoraggio diffuso dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dall'Ufficio regionale per l'Europa dell’Oms, sono in totale 4.178, identificati in 31 Paesi e aree del continente
Iscriviti alla nostra newsletter per restare sempre aggiornato
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha lanciato un appello per un’azione “urgente”, nel continente europeo, in relazione all'aumento di casi di vaiolo delle scimmie. Meno grave e meno diffusivo del vaiolo umano, si tratta di un virus tuttora presente, in forma endemica, in Paesi dell'Africa centrale e occidentale ed è una zoonosi che può colpire l'uomo attraverso contatto con animali infetti, in particolare primati e piccoli roditori, mentre il contagio interumano richiede un contatto stretto.
Ecdc, 4.178 casi in Europa
Intanto, secondo i più recenti dati elaborati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e dall'Ufficio regionale per l'Europa dell’Oms, relativi al 29 giugno, sono in totale 4.178 i casi di vaiolo delle scimmie identificati in 31 Paesi e aree in Europa. Di questi, 159 sono stati riscontrati in Italia. Il numero più alto è quello riportato nel Regno Unito, con 1.076 casi finora accertati, seguito dalla Germania con 838 e dalla Spagna con 736.
Il dettaglio sui casi europei
Come riferito dagli esperti, in 3.086 di questi casi risultano conosciute una serie di informazioni utili a fornire una prima descrizione epidemiologica degli stessi, essendo stati registrati su base individuale grazie al sistema di sorveglianza europea, il “TESSy”. Nella maggior parte dei casi, i pazienti coinvolti hanno un'età compresa tra i 31 ed i 40 anni e, per il 99,5% sono maschi. Spesso, per queste persone, l'infezione si è presentata attraverso un'eruzione cutanea e con sintomi sistemici, tra cui febbre, affaticamento, dolori muscolari, vomito. E, ancora, diarrea, brividi, mal di gola o mal di testa. Non è stato segnalato alcun decesso.