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Covid, Agenas: l’occupazione dei reparti risalita al 9% in 24 ore

Salute e Benessere
©Getty

Il dato è emerso dal monitoraggio diffuso dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali relativo al 26 giugno 2022, ma pubblicato in data odierna. Un anno fa il valore era pari al 3%. Sono risultati stabili, invece, i dati che riguardano le terapie intensive, ferme al 2% a livello nazionale

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L’occupazione dei reparti di “area non critica” da parte dei pazienti Covid in Italia è risalita al 9% nell'arco di 24 ore, rispetto all'8% degli ultimi giorni. Un anno fa il medesimo valore era al 3%. Resta, invece, stabile al 2% il dato che concerne l'occupazione delle terapie intensive, sempre nell'arco di 24 ore: anche in questo caso, 12 mesi fa, risultava al 3%. Sono i principali dati diffusi dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) e relativi al 26 giugno 2022, ma pubblicati in data odierna. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)

Il dettaglio regionale dei reparti di “area non critica”

Esaminando nel dettaglio il monitoraggio di Agenas e sempre considerando l’arco delle 24 ore, la percentuale dei posti nei reparti ospedalieri di area medica, o “non critica”, occupata da pazienti positivi al Covid-19 è risultata in calo nelle Marche (7%) e Valle d'Aosta (11%), mentre è cresciuta in 8 regioni: Basilicata (13%), Emilia Romagna (10%), Friuli Venezia Giulia (12%), Pa Trento (8%), Puglia (10%), Sardegna (7%), Sicilia (20%),Toscana (7%). Lo stesso dato, poi è rimasto stabile in 11 Regioni o province autonome: Abruzzo (all'8%), Calabria (16%), Campania (9%), Lazio (9%), Liguria (10%), Lombardia (7%), Molise (5%), Pa Bolzano (12%), Piemonte (4%), Umbria (19%) e Veneto (6%).

La situazione nelle terapie intensive  

Nel medesimo arco di tempo, l'occupazione dei posti nelle terapie intensive è stata segnalata in aumento in Campania (4%) e Liguria (2%) mentre è scesa in Piemonte (1%) . Il dato, infine, è rimasto stabile in 17 Regioni o province autonome: Abruzzo (al 2%), Basilicata (1%), Calabria (3%), Emilia Romagna (3%), Friuli Venezia Giulia (5%), Lazio (6%), Lombardia (1%), Marche 12%), Molise (5%), Pa Bolzano (1%), Puglia (2%), Sardegna (3%), Sicilia (3%), Toscana (2%), Umbria (2%), Valle d'Aosta (0%) e Veneto (2%). In Pa Trento (0%) la variazione non è risultata disponibile.

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