Vaiolo delle scimmie, sequenziato l’intero genoma al S. Matteo di Pavia
Salute e BenessereIl merito è di un team di virologi e ricercatori, coordinato dal professor Fausto Baldanti, che è riuscito a sequenziare l'intero genoma di un ceppo di virus del vaiolo delle scimmie (MPVX) a partire dal tampone vescicolo cutaneo di uno dei pazienti di ritorno dalle Canarie, dove si era sviluppato un focolaio del virus stesso
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È stato eseguito presso l'Irccs San Matteo di Pavia il sequenziamento completo del genoma del virus del vaiolo delle scimmie, malattia virale che può colpire anche gli esseri umani e che è stata rilevata già in alcuni Paesi europei e del mondo, compresa l’Italia.
L'intero genoma di un ceppo di virus del vaiolo delle scimmie
Protagonista è stato un team di virologi e ricercatori, coordinato dal professor Fausto Baldanti, che è riuscito a sequenziare l'intero genoma di un ceppo di virus del vaiolo delle scimmie (MPVX) a partire dal tampone vescicolo cutaneo di uno dei pazienti di ritorno dalle Canarie, dove si è sviluppato un focolaio del virus. Il genoma completo del virus, hanno riferito gli esperti, è stato sequenziato direttamente dal campione biologico attraverso un particolare approccio di metagenomica con il sequenziamento di nuova generazione (NGS).
I casi diagnosticati al San Matteo
Come riferito dallo stesso Baldanti, direttore UOC di Microbiologia e Virologia del Policlinico San Matteo, “un'analisi filogenetica preliminare mostra chiaramente che il genoma ottenuto appartiene al clade dell'Africa occidentale di MPXV ed è più strettamente correlato con i ceppi riscontrati recentemente in Portogallo e nel resto d'Europa”. Attualmente, ha proseguito, “i casi positivi finora diagnosticati al San Matteo sono 4, ed è in corso il sequenziamento dei 3 casi rimanenti. Infine, sono in corso le analisi per due ulteriori casi sospetti”. A commento del sequenziamento sono arrivate, poi, anche le parole di Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia. “Complimenti alla squadra di ricercatori guidati dal professor Fausto Baldanti. Un importante risultato che certifica l'altissimo livello internazionale raggiunto dalla ricerca biomedica della Sanità lombarda”, ha detto.