Covid, studio italiano scopre possibili molecole "spia" per prevedere malattia grave
La ricerca ha evidenziato come alcune citochine permetterebbero di identificare, già al momento del ricovero, quali siano i pazienti che rischiano le complicazioni peggiori per il coronavirus. Le analisi sono state condotte su 415 persone ricoverate tra maggio 2020 e marzo 2021, alcune con malattia ritenuta grave/critica e altre con malattia lieve/moderata
Alcune molecole “spia” potrebbero aiutare i medici a individuare i pazienti Covid che rischiano il decesso o comunque di sviluppare una malattia grave a causa dell’infezione. È il risultato di uno studio condotto da un team di ricercatori italiani. L’analisi sarà presentata durante il Congresso europeo di microbiologia clinica e malattie infettive, che si apre oggi a Lisbona e si concluderà il 26 aprile
GUARDA IL VIDEO: Covid, Oms raccomanda pillola Paxlovid per i più fragiliSarebbero un particolare gruppo di citochine - molecole proteiche prodotte da vari tipi di cellule - a permettere di identificare chi rischia le complicazioni peggiori per il coronavirus (in foto, citochine di tipo IL-4 e IL-6)
Coronavirus, i numeri della pandemiaLE PREMESSE DELLO STUDIO - In molti pazienti Covid si è osservata una reazione eccessiva del sistema immunitario, dove livelli altissimi di citochine vanno a causare infiammazioni che in alcuni pazienti possono portare a insufficienza d’organo e alla morte
Coronavirus, lo speciale di Sky TG24Quello che non è ancora del tutto noto è quali siano le citochine che guidano il processo che dall’infiammazione porta a conseguenze peggiori. Se si riuscisse a misurare i livelli di queste “molecole spia” al momento del ricovero per Covid-19, si potrebbe anche identificare chi rischia più degli altri e di conseguenza personalizzare da subito la terapia necessaria
Covid, ultimo monitoraggio Iss: Rt sotto soglia epidemicaLA RICERCA - È con questo obiettivo che sono partite le ricerche di Emanuela Sozio, medico della Clinica malattie infettive dell’Azienda sanitaria universitaria centrale di Udine, e dei colleghi del Dipartimento di medicina di laboratorio. Il loro studio – retrospettivo - è stato condotto su 415 pazienti (65,5% maschi) ricoverati per Covid tra maggio 2020 e marzo 2021
Covid, Omicron elude gli anticorpi: lo studio dalla CinaIl nucleo di soggetti esaminati comprendeva sia pazienti con malattia ritenuta grave/critica sia quelli con malattia lieve/moderata, secondo i criteri elaborati dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità)
Covid, come il virus si è diffuso dalla Cina all'ItaliaIl 15,7% del totale dei pazienti - di età media di 70 anni - è morto in ospedale, mentre il 23,6% ha comunque avuto un esito negativo (intubazione orotracheale e/o morte)
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in direttaÈ emerso che alti livelli di proteine IP-10 andavano a segnalare una risposta immunitaria che poteva portare a sviluppare fibrosi polmonare, con conseguente necessità di intubazione
È stato scoperto anche che alti livelli della citochina pro-infiammatoria IL-6 possono essere accompagnati a livelli altrettanto alti di Sil2ra e IL-10, altre due sostanze antinfiammatorie. Il passaggio è importante: in questi casi i farmaci immunosoppressori normalmente utilizzati nelle cure per Covid-19 potrebbero portare invece a conseguenze negative