Lo ha dichiarato in un'intervista a Timeline il direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco. Secondo Galli è ancora presto per capire se Omicron sia effettivamente più "buona" rispetto alle altre varianti
“Mi auguro che ci si fermi prima, ma è possibile” che si arrivi ai 200mila contagi al giorno anche in Italia. Così in un'intervista a Timeline su Sky TG24 Massimo Galli, direttore del reparto di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco, ha commentato gli ultimi numeri dell'emergenza Covid-19 in Italia, a fronte della diffusione della variante Omicron del virus. “Teniamo conto – ha aggiunto – che il numero di tamponi che stiamo facendo è molto elevato, e che le persone che si tamponano hanno motivazioni anche diverse rispetto a quelle viste in precedenza. La prima sta diventando vedere se si è presa l’infezione, perché si ha avuto un contatto con persone che l’hanno avuta. Poi c’è il fatto di non voler andare dai parenti con l’infezione addosso e, a scendere, chi si tampona per accedere alle proprie attività non essendo vaccinato, ma questo riguarda ormai una minoranza”. (COVID: LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA - VACCINO COVID: DATI E GRAFICI SULLE SOMMINISTRAZIONI IN ITALIA, REGIONE PER REGIONE)
Galli: "Omicron più buona di altre varianti? Aspetterei a dirlo"
In riferimento alla nuova variante del coronavirus, secondo Galli è ancora presto per capire se sia effettivamente meno aggressiva rispetto alle varianti precedenti.
“Sul
fatto che omicron sia una variante più buona delle altre vorrei essere
un pochino più convinto nel poterlo dire, avendo più dati di quelli che
abbiamo adesso, dopo aver capito cosa succede dopo averla vista
circolare un altro po’. Non per fare il pessimista noioso, ma perché
bisogna stare attenti", ha dichiarato il direttore del reparto di
Malattie infettive dell’Ospedale Sacco, per poi sottolineare: "Non va
presa sottogamba e non bisogna iniziare a dire, come qualcuno sta
facendo, che è una variante più "bonacciona" e che se dovesse essere
molto diffusa potrebbe essere una sorta di surrogato del vaccino. Più
gente si infetta più è probabile che il virus cambi ancora. Può cambiare
in meglio dal nostro punto di vista ma anche no”.
"Omicron? Con ciclo vaccinale completo si è molto protetti"
Sempre
in riferimento alla variante Omicron del virus, Galli ha poi
sottolineato che "ha 32 mutazioni: significa che è molto diversa dal
virus originario, che quello su cui sono stati impostati i vaccini". "Ci
possiamo aspettare che sfugga ai vaccini
per quanto riguarda la possibilità di infettare, ma rimane sempre che
chi ha fatto l’intero ciclo vaccinale è molto protetto anche nei
confronti dell’infezione, anche se non in maniera assoluta. Anche la
variante Omicron non riesce a bucare la difesa dal punto di vista della
gravità della malattia e questo è molto rassicurante”, ha aggiunto.
"Pillola contro il Covid non sostituisce il vaccino"
Quanto alla pillola anti-Covid di Merck,
in arrivo in Italia, Galli ha ribadito che "non sostituisce il
vaccino", per poi spiegare nel dettaglio come agisce il medicinale.
Il
farmaco “può, in un numero importante di casi, ridurre la probabilità
che una persona, infettandosi, sviluppi una malattia grave, e lo può
fare in persone che hanno una significativa probabilità di evolvere
verso la malattia grave quando infettati. In maniera abbastanza
complessa, si sostituisce a uno dei mattoncini che formano il virus, non
dandogli subito un segnale di non replicazione, ma aumentando gli
errori, finché il virus non finisce per non essere più funzionale", ha
spiegato. "Però attenzione, non si può dare a tutti e mi auguro che non
venga venduto in farmacia, altrimenti faremo delle resistenze a questo
farmaco ben alla svelta. Questo farmaco va usato come strumento precoce,
non cura le persone intubate. Va utilizzato da mani esperte, e per le
persone in cui è logico che venga utilizzato", ha concluso.