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Influenza, curva stabile: 282mila nuovi casi la scorsa settimana

Salute e Benessere
©Ansa

Lo indica il nuovo bollettino “InfluNet”, il sistema di sorveglianza integrata dell’influenza curato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Nonostante il progressivo appiattimento della curva, l'incidenza rimane quasi doppia rispetto a quella registrata nella stagione 2019-2020

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Dopo un inizio in corsa, nella 47esima settimana del 2021, dal 22 al 28 novembre, la stagione influenzale sembra stabilizzarsi. Lo ha segnalato il consueto bollettino “InfluNet”, il sistema di sorveglianza integrata dell’influenza curato dagli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). In particolare, i casi stimati di sindromi simil-influenzali rapportati all’intera popolazione italiana, sono stati poco più di 280mila, per un totale di cerca 1.325.000 a partire dall'inizio della sorveglianza. Si è inoltre verificato un lieve calo di nuovi casi nei bambini al di sotto dei 4 anni, che, comunque rimangono la fascia più colpita.

I dati emersi nell’ultimo bollettino

Il rapporto sottolinea che i dati che arrivano dal monitoraggio della 47esima settimana del 2021 confermano i trend emersi nelle settimane precedenti. Le sindromi simil-influenzali nella settimana in oggetto hanno fatto riscontrare un livello di incidenza pari a 4,76 casi per mille assistiti, quindi sovrapponibile a quella della scorsa settimana. I bambini tra 0 e 4 anni rimangono i più colpiti, con un'incidenza pari a 21,05 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 5-14 anni scende invece a 5,68 e nella fascia 15-64 anni a 4,02. Il valore più basso si riscontra tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni, dove l'incidenza è pari a 2,29 casi per mille assistiti. Nonostante il progressivo appiattimento della curva, l'incidenza rimane quasi doppia rispetto a quella registrata nella stagione 2019-2020, quando, nella stessa settimana dell'anno, era pari a 2,38 casi per mille. Sono stati 822 i medici sentinella italiani ad inviare i dati circa la frequenza delle sindromi tra i propri assistiti, esclusi quelli di quattro Regioni (Val d'Aosta, Campania, Calabria, Sardegna) che non hanno ancora attivato la sorveglianza.

Piemonte e Lombardia hanno i tassi di incidenza più elevati

Tra le Regioni che invece hanno attivato la sorveglianza, in 11 (Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia e Sicilia) il livello di incidenza delle sindromi simil-influenzali è sopra la soglia basale.
Piemonte e Lombardia continuano ad avere i tassi di incidenza più elevati, al di sopra di 6 casi su mille. Tuttavia, l'Istituto Superiore di Sanità sottolinea che l’incidenza osservata in alcune Regioni è fortemente influenzata dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, i loro dati.
Nel report si precisa, inoltre, che la maggior parte dei casi di sindrome simil-influenzale segnalati sono riconducibili ad altri virus respiratori diversi da quelli influenzali, tra questi soprattutto il virus respiratorio sinciziale nei bambini sotto l'anno di età: "dei 589 campioni clinici di sospetta influenza analizzati dai diversi laboratori afferenti alla rete InfluNet, solo 5 (lo 0,8%) sono risultati positivi per influenza, tutti di tipo A (3 di sottotipo H3N2 e 2 di sottotipo H1N1pdm09)".

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