Il 17 giugno si celebra in tutto in mondo il World Kidney Cancer Day, organizzato dalla International Kidney Cancer Coalition. Lo scopo dell'iniziativa è sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione, diagnosi precoce e trattamento
Il 17 giugno si celebra in tutto in mondo il World Kidney Cancer Day, la Giornata mondiale del tumore del rene, organizzata dalla International Kidney Cancer Coalition. Per l'occasione la Società Italiana di Urologia ha diffuso alcuni dati sull'incidenza della patologia in Italia. Secondo le stime della Siu, nella Penisola si registrano quasi 14mila nuove diagnosi di cancro al rene ogni anno.
L'importanza della diagnosi precoce
Lo scopo della giornata, che quest'anno ha come slogan "We need to talk about how we’re feeling" ("Dobbiamo parlare di come ci sentiamo") è rendere questo tema una priorità sanitaria globale e sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione, diagnosi precoce e trattamento, invitando chi ne soffre a parlare di benessere emotivo. Come ricorda la Siu, infatti, la diagnosi di questa patologia è spesso tardiva perché è un male che resta in oltre la metà dei casi silente per gran parte del suo decorso. Una diagnosi tempestiva è dunque essenziale per migliorare le possibilità di cura e guarigione. È fondamentale, inoltre, non sottovalutare i sintomi sentinella più comuni del cancro del rene, ovvero disturbi della minzione, presenza di sangue nell'urine e dolore localizzato nella zona lombare. Sul sito della Siu è attivo il servizio #SiuRisponde, che offre la possibilità di contatto diretto con gli urologi.
Il commento degli esperti
"Si tratta di una neoplasia che spesso resta silente per la maggior parte del suo corso, si individua in modo occasionale in oltre la metà dei casi e nel 25-30% delle volte si manifesta già in fase avanzata", ha spiegato Walter Artibani, segretario generale della Siu, sottolineato che la maggior parte dei casi di tumori del rene si individua grazie a un'ecografia addominale prescritta per altri motivi. "Eppure oltre il 50% dei pazienti guarisce, se diagnosticato in fase precoce. Di qui il ruolo cruciale dell'urologo, che nella grande maggioranza dei casi è la prima figura specialistica che incontra il paziente, nelle periodiche visite di controllo in caso di disturbi della minzione oppure dolore renale causato da calcoli".