Vaccini, il piano delle Regioni dopo lo stop ad AstraZeneca e J&J agli under 60
Dopo l'ufficializzazione, con un decreto ministeriale, del divieto di somministrazione dei due vaccini a vettore virale per chi non ha compiuto 60 anni, arriva anche l'ok di Aifa per la vaccinazione eterologa. Cambiano così i piani regionali della campagna: l'Abruzzo annuncia la riorganizzazione, la Lombardia comunica che procederà con l'eterologa a partire dal 17 giugno, la Campania sfida il governo e conferma la seconda dose AstraZeneca. In Puglia Emiliano: "Chi vuole fare AstraZeneca potrà scegliere"
Dopo lo stop ai vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson per i cittadini under 60, confermato con il decreto ministeriale dell’11 giugno, l'Aifa "approva la vaccinazione mista per i soggetti under 60 che abbiano ricevuto una prima dose di vaxzevria" (AstraZeneca)". Cambiano dunque i piani di vaccinazione delle varie regioni, ma non tutte si adeguano
Vaccini, circolare del ministero: AstraZeneca e J&J solo a over 60L'Abruzzo riorganizza la campagna vaccinale dopo la raccomandazione di utilizzare i vaccini mRna per i richiami degli under 60 e "si conformerà alle indicazioni nazionali", stessa cosa per la Lombardia. Diverso il punto di vista della Campania con De Luca che scrive al ministero e spiega che senza evidenze scientifiche in Campania non si procederà con richiami eterologhi. Zaia: "No J&J agli under 60 in Veneto". In Puglia, il governatore Emiliano: "Chi volesse fare la seconda dose con AstraZeneca avrà questa possibilità"
Lo speciale sui vacciniValle d’Aosta – Una delle principali novità arriva dalla Valle d’Aosta dove dal 14 giugno, tutti i cittadini nati tra il 1961 ed il 1981 possono prenotare la vaccinazione gratuita in farmacia con il vaccino Moderna. La vaccinazione in farmacia, spiega l'Azienda Usl della Valle d'Aosta, può essere scelta dai cittadini in alternativa a quella offerta mediante il Portale presso i centri vaccinali. Il richiamo del vaccino Moderna viene prenotato e somministrato nella stessa farmacia a distanza di 28-42 giorni
Ecco quali regoni passeranno in zona bianca dal 14 giugnoPiemonte - Alla luce delle nuove raccomandazioni delle autorità sanitarie nazionali sull'utilizzo dei vaccini a vettore adenovirale, la Regione Piemonte ha deciso in via precauzionale di sospendere la somministrazione alla popolazione under60 anche del vaccino Johnson&Johnson, dopo quella di AstraZeneca decisa l’11 giugno
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in direttaNon solo: sempre in Piemonte, da lunedì 14 giugno, alle ore 12, si può prenotare per il vaccino anche in farmacia. Da venerdì 18 inizieranno le inoculazioni. Sono oltre 500 le farmacie coinvolte su tutto il territorio, città e piccoli centri, oltre 1000 i farmacisti vaccinatori. Alle loro spalle la rete dei distributori di farmaci e il sistema informatico di prenotazione di Federfarma che dialoga con quello del CSI-Piemonte
Lombardia - La Regione in un primo momento aveva deciso di sospendere cautelativamente i richiami eterologhi per tutti i cittadini under 60 che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca. Poi, dopo aver ricevuto la circolare del Ministero della Salute e del collegato parere di Aifa, ha fatto marcia indietro. In particolare, "i richiami di AstraZeneca interessati dalla vaccinazione eterologa e sospesi nel periodo 12-16 giugno verranno effettuati a partire dal 17 giugno e si andranno a sommare ai richiami già previsti in quel periodo"
In Lombardia, per i 12/17enni viene usato solo Pfizer; per i 18/49 anni Pfizer o Moderna; per i 50/59enni Pfizer, Moderna o J&J; per gli over 60 AstraZeneca o J&J; per i fragili Pfizer o Moderna
Veneto - A Sky TG24, Luca Zaia ha spiegato che la vaccinazione eterologa "non è una novità", e il Veneto seguirà le indicazioni di Aifa e Cts; quindi gli under 60 che hanno già fatto la prima dose con Astrazeneca "avranno il richiamo solo Pfizer o Moderna". In questo senso Zaia ha confermato che anche Johnson & Johnson non verrà somministrato alle classi d'età sotto i 60: "Sono vaccini a vettore virale - ha concluso - e quindi per noi vale che sopra i 60 , come deciso dagli enti regolatori, possono essere utilizzato, sotto i 60 anni no"
Liguria – Anche la Liguria ha deciso lo stop alla somministrazione del vaccino Johnson&Johnson agli under 60. L'agenzia sanitaria Alisa, recepito il verbale del CTS di venerdì 11 giugno, "ha immediatamente inviato a tutte le Aziende sociosanitarie e ospedali della Liguria l'indicazione per l'impiego del vaccino Johnson esclusivamente nei soggetti di età superiore a 60 anni" si legge in una nota. Tutte le persone under 60 che avevano in programma la somministrazione del vaccino Johnson, manterranno l'appuntamento ma saranno vaccinate con un prodotto mRNA
Toscana – In Toscana, ha fatto sapere il governatore Giani, "a seguito della circolare del ministero della Salute relativa al blocco dei richiami con AstraZeneca per le persone con meno di 60 anni, che dovranno invece ricevere la seconda dose con Pfizer o Moderna, è temporaneamente sospesa sul portale la funzione di modifica prenotazione della seconda dose. L'operazione - aggiunge - si è resa necessaria al fine di riprogrammare i richiami delle persone con meno di 60 anni che hanno effettuato la prima dose con AstraZeneca. Comunicherò quando sarà di nuovo attiva"
Lazio – Nel Lazio sono state effettuate il 12 giugno le prime vaccinazioni agli Open Day Junior con Pfizer per le fasce d’età 12-16 anni. In tutto il Lazio, solo nella giornata di domenica, erano in programma 10mila vaccinazioni per la fascia 12-16 anni. Le somministrazioni sono proseguite anche domenica 13 giugno e andranno avanti nel weekend 19-20 giugno
Intanto, sempre il 12 giugno, in circa 9mila sono passati "per la somministrazione della seconda dose AstraZeneca alla somministrazione della dose Pfizer", ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato, a margine della visita nell'hub vaccinale di Acea a Roma
"L'obiettivo è non creare disagio all'utenza e rispettare i tempi - ha aggiunto – il passaggio avverrà regolarmente, ma ci sono domande, ci sono richieste. C’è anche qualcuno che vuole fare ugualmente la seconda dose con AstraZeneca. È sempre una adesione volontaria. Non possiamo obbligare le persone, ma la persona se ne assume la responsabilità. Sono pochi quelli che vogliono comunque la seconda dose con AstraZeneca ma ci sono, ed è importante informare correttamente. L'arma più importante è la trasparenza"
Basilicata - L'azienda sanitaria di Matera ha deciso "l'immediata sospensione del vaccino Vaxzevria (AstraZeneca) per le prime dosi previste per gli under 60": lo ha annunciato la stessa Asm. La decisione è stata presa in accordo con il responsabile della campagna vaccinale anti Covid-19 della Regione Basilicata. È previsto che "per le persone al di sotto dei 60 anni il ciclo vaccinale sarà completato con la somministrazione di una seconda dose di vaccino a mRna ad una distanza di otto-12 settimane dalla prima dose"
Molise - Il presidente della Regione Molise, Donato Toma, ha confermato che "necessariamente dovrà esserci una revisione di quelli che erano gli schemi di vaccinazione, ma in Molise lo avevamo già fatto: la cabina di regia, aveva già bloccato la somministrazione di AstraZeneca al di sotto dei 60 anni, per cui la nostra rimodulazione sarà leggera”
Puglia - La Puglia va per conto suo: la regione, sostiene Michele Emiliano, seguirà le indicazioni del governo però, "chi volesse fare la seconda dose con AstraZeneca avrà questa possibilità, fermo restando che l'atto della vaccinazione è l'atto del singolo medico che valuterà caso per caso"
Campania - Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, scrive al ministero e spiega che in assenza di evidenze scientifiche in Campania non si procederà con richiami eterologhi, vale a dire somministrando vaccini di diversa concezione (Pfizer e Moderna) a chi ha avuto un vaccino virale come AstraZeneca come prima dose. È scontro col Governo sull'opportunità di combinare i vaccini dopo lo stop al siero anglo-svedese. "Noi proseguiremo con Pfizer e Moderna e abbiamo deciso di non fare la seconda dose con vaccini Pfizer a chi ha fatto come prima dose AstraZeneca"
Sardegna - "La Sardegna seguirà le indicazioni espresse a livello nazionale: non sta alle regioni decidere quali vaccini utilizzare e a chi destinarli e noi ci siamo sempre mossi all'interno del perimetro tracciato dal ministero e dall'autorità del farmaco", ha detto l'assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu
Sicilia – Dopo il decreto ministeriale cambiano le caratteristiche degli Open day in Sicilia, che si aggiunge alla normale programmazione vaccinale, e che è adesso riservata alla popolazione di età pari o superiore a 60 anni
La Regione siciliana comunica inoltre che a coloro che hanno un’età inferiore ai 60 anni e hanno già ricevuto la prima dose del vaccino AstraZeneca, secondo le disposizioni nazionali previgenti, saranno garantite le seconde dosi con sieri Pfizer o Moderna
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