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Covid, Gimbe: si ferma la discesa dei contagi, inversione trend in 9 Regioni

Salute e Benessere

È quanto emerso dal nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. Secondo il presidente della Fondazione, si tratta dei "primi segnali di una inversione di tendenza" che evidenzia come si siano "esauriti gli effetti del decreto di Natale"

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Nella settimana dal 27 gennaio al 2 febbraio 2021 rispetto ai sette giorni precedenti, "si arresta la discesa dei nuovi casi" di Covid (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA). È quanto emerso dal nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, che segnala una stabilizzazione del numero dei nuovi casi di Covid-19 a livello nazionale (84.652 contro 85.358, con un calo dello 0,8%), e un incremento percentuale dei contagi in 9 Regioni. Secondo il presidente Gimbe, Nino Cartabellotta, si tratta dei "primi segnali di una inversione di tendenza" che evidenzia come si siano "esauriti gli effetti del decreto di Natale".

In 9 Regioni riprendono a salire i contagi

 

Nello specifico, il report sottolinea che dal 27 gennaio al 2 febbraio 2021 in 9 Regioni (Abruzzo, Campania, Liguria, Molise, Toscana, Umbria, Piemonte e province di Trento e di Bolzano) "risale l'incremento dei nuovi casi e in 5 Regioni" (Abruzzo, Molise, Provincia autonoma di Trento, Toscana e Umbria) "si registra un aumento dei casi attualmente positivi per 100mila abitanti".
"Si arresta la discesa dei nuovi casi settimanali, sostanzialmente stabili guardando al dato nazionale, mentre in diverse Regioni s'intravedono i primi segnali di un'inversione di tendenza", sottolinea il presidente Gimbe. Segnali che, come ribadisce Cartabellotta, "invitano a tenere alta l'attenzione sulla diffusione delle nuove varianti, potenziando il sequenziamento del virus ove si rilevano incrementi anomali dei nuovi casi".
Nella settimana di monitoraggio, rispetto alla precedente, la Fondazione segnala un calo dei casi attualmente positivi (437.765 vs 482.417), ma anche dei ricoveri con sintomi (-4,9% 20.317 vs 21.355) e dei pazienti in terapia intensiva (-6,7% 2.214 vs 2.372). Dall'ultimo monitoraggio emerge anche un calo dei decessi Covid (2.922 vs 3.265, calo del 10,5%).
"A livello ospedaliero nonostante un'ulteriore lieve discesa di ricoveri e terapie intensive, l'occupazione da parte di pazienti Covid supera in 5 regioni la soglia del 40% in area medica e in 6 Regioni quella del 30% delle terapie intensive", spiega Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe.

 

Vaccino: 14,7 milioni di dosi nel primo trimestre 2021

 

Quanto ai vaccini, la Fondazione precisa che le forniture previste per il primo trimestre 2021, tenendo conto anche delle 480.000 dosi consegnate nel mese di dicembre 2020, comprendono circa 14,7 milioni di dosi di vaccini anti-Covid (di cui già consegnate quasi 2,4 milioni) che permetterebbero di immunizzare 7,3 milioni di persone (circa 12% della popolazione). Pillole di vaccino, dal vaiolo al Covid-19: i video delle puntateCovid-19, il vaccino in Italia e nel mondo: DATI E GRAFICI) .
Nello specifico, in base alle decisioni prese durante l'incontro di ieri tra governo, Regioni e commissario, nel primo trimestre 2021, Pfizer-BioNTech si è impegnata a fornire 7,56 milioni di dosi, Moderna ha confermato la fornitura di 1,32 milioni di dosi previste dal piano vaccinale e AstraZeneca si è impegnata a consegnare 5,3 milioni di dosi. "In conseguenza degli annunciati ritardi le forniture si concentreranno nella seconda metà del primo trimestre e per la maggior parte nel mese di marzo. Senza un imponente potenziamento della macchina organizzativa, quindi, sarà impossibile somministrare tutte le dosi prima di fine aprile", precisa Gili.

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