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Intervento alla colonna vertebrale su una donna incinta: salvi mamma e feto

Salute e Benessere

E’ successo a Torino, grazie alla collaborazione dei medici degli ospedali Cto e Sant'Anna. Ad essere operata, in un intervento definito “unico e molto delicato”, una 35enne alla 21esima settimana di gravidanza, sofferente per una grave lombosciatalgia. Sia la mamma sia il feto, dopo l'operazione, stanno bene

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Un caso definito “unico e molto delicato”, un particolare intervento chirurgico condotto grazie alla collaborazione dei medici degli ospedali Cto e Sant'Anna di Torino. E’ avvenuto nei giorni scorsi, sulla colonna vertebrale di una donna di 35 anni, alla 21esima settimana di gravidanza, affetta da una grave lombosciatalgia, che non le permetteva di rimanere né in piedi né seduta, ma solo sdraiata sul letto su un fianco e con le gambe piegate sul petto. Dopo l’operazione, definita dagli esperti “provvidenziale”, sia la mamma sia il feto stanno bene.

Un intervento “molto particolare”

A darne notizia il portale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, in un comunicato che descrive l’intervento come “molto particolare”, in quanto effettuato con la donna in posizione prona e con il costante monitoraggio di un ginecologo e di un'anestesista che monitoravano sia la mamma sia il feto. La 35enne, come detto, soffriva di una grave forma di lombosciatalgia destra con formicolio ed insensibilità al piede destro. Si tratta di un dolore che interessa il tratto lombare della colonna vertebrale e che si irradia a uno o a entrambi gli arti inferiori, come spiega anche un articolo apparso sul portale del polo ospedaliero “Humanitas”. Il dolore generato viene avvertito come intenso, penetrante, solitamente simile a un forte crampo e si distribuisce lungo il territorio di innervazione di una o più radici nervose. Infatti, a causa del problema, la paziente non riusciva a mantenere la posizione eretta e riusciva con difficoltà a rimanere seduta sulla sedia a rotelle. La donna, allergica a diversi analgesici, era stata già in passato operata di ernia del disco lombare, con un ottimo risultato clinico. Fino poi all'esordio della nuova sintomatologia.

L’utilizzo di un letto speciale

L’intervento è stato condotto con successo dal dottor Giosuè Gargiulo e dalla dottoressa Laura Bruno, grazie anche all'uso di un particolare letto per la chirurgia vertebrale, che ha permesso di far mantenere una posizione prona alla paziente, necessaria per questo tipo di intervento sulla colonna vertebrale, e di evitare qualsiasi compressione sull'addome della donna e di conseguenza sul feto. Non aver eseguito l’operazione, hanno spiegato i medici, “avrebbe costretto la donna ad un lungo calvario a letto con la necessità di assumere analgesici importanti, quali la morfina per un lungo periodo di tempo con ripercussioni anche sul feto, esponendola anche a possibili complicazioni di altra natura che avrebbero potuto compromettere il prosieguo della gravidanza, già a rischio”. Il decorso postoperatorio, hanno riferito ancora gli esperti, è stato regolare e favorevole: il dolore è regredito e la paziente non ha avuto più bisogno di assumere farmaci, riducendo quindi anche il carico farmacologico sul feto. La donna, dopo essere stata trasferita nel reparto di ostetricia, è stata monitorata per 48 ore e poi dimessa. Attualmente sta conducendo una vita normale e portando avanti la propria gravidanza.

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