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Covid, scoperta in Sudafrica una nuova variante. Rilevata anche nel Regno Unito

Salute e Benessere

Il suo tratto distintivo sono otto mutazioni della proteina Spike, utilizzata dall’agente virale per legare il recettore ACE2 sulle cellule del corpo umano e penetrare al loro interno. Il ministro britannico della Sanità Matt Hancock ha fatto sapere che l'ulteriore nuova variante di Covid-19 emersa nel Regno Unito sarebbe legata proprio al Sudafrica

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Una nuova variante del coronavirus Sars-CoV-2 è stata scoperta in Sudafrica. Nota come 501.V2, è stata identificata nella Nelson Mandela Bay, un’area metropolitana particolarmente colpita dalla seconda ondata di Covid. Nelle provincie del Capo orientale e del Capo occidentale, la nuova variante è andata incontro a una rapida diffusione e nelle ultime settimane è diventata la tipologia "dominante" del virus.

Le caratteristiche della variante sudafricana

Come spiegano gli esperti che l’hanno analizzata, la variante sudafricana del coronavirus non è uguale a quella inglese e presenta delle caratteristiche uniche. Il suo tratto distintivo sono otto mutazioni della proteina Spike, utilizzata dall’agente virale per legare il recettore ACE2 sulle cellule del corpo umano e penetrare al loro interno. Tre di queste mutazioni riguardano il dominio di legame della proteina Spike (RBD) al recettore (K417N, E484K e N501Y). Potrebbe essere a causa di queste variazioni che la variante sudafricana di Sars-CoV-2 sembra diffondersi con una velocità maggiore rispetto alla forma più comune del virus. Questo potrebbe essere un punto in comune con la variante inglese, con la quale condivide la mutazione N501Y. 

 

Gli studi dell’Africa CDC

In base a quanto emerge dall’analisi dei dati genomici, sembra che la variante Sudafricana potrebbe essere non solo più rapida a diffondersi, ma anche associata a una carica virale più alta rispetto alle altre già note. L’Africa Centers for Disease Control and Prevention (Africa CDC) spiega che al momento sono in corso ulteriori ricerche per valutare la gravità delle malattie causate dal virus e l’impatto delle mutazioni sulle prestazioni dei metodi diagnostici molecolari e sierologici e sul rischio di mancata copertura del vaccino. Per supportare una risposta efficace in Africa, l’Agenzia ha tenuto una riunione di emergenza con l’Africa Task Force for Coronavirus (AFTCOR) e la rete per la sorveglianza genomica in Sudafrica. Come riportato da Al Jazeera, Israele, Turchia, Germania, Arabia Saudita e Svizzera hanno interrotto i collegamenti aerei col Sudafrica.

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Regno Unito, nuova variante legata al Sudafrica

Il ministro britannico della Sanità Matt Hancock ha sottolineato che l'ulteriore nuova variante di Covid-19 emersa nel Regno Unito sarebbe legata proprio al Sudafrica. I due casi riscontrati infatti sono contatti di casi giunti nel Paese dal Sudafrica nelle scorse settimane. Si tratta di "uno sviluppo molto preoccupante", ha aggiunto il ministro, spiegando che la nuova variante risulta avere una maggiore capacità di trasmissione e avrebbe già subito mutazioni. In seguito a questa evidenza il governo britannico ha disposto "restrizioni immediate" per gli arrivi dal Sudafrica. Previsto obbligo di quarantena per chi sia giunto dal Paese africano nelle ultime due settimane e per i loro contatti.

 

Londra estende la zona rossa

Sempre Matt Hancock ha annunciato in conferenza che il livello 3 di contenimento della pandemia (il penultimo prima della massima allerta) non è abbastanza per controllare la nuova variante del coronavirus, così l'Inghilterra è costretta a estendere le zone rosse in lockdown. Le aree che entrano nel livello 4, il massimo, sono concentrate nell'Est, Sud-Est e in parte del Sud-Ovest, per contrastare il crescente numero di contagi.