Stando a quanto riportato dal quotidiano statunitense, l’ultima analisi condotta dalla Fda indicherebbe che il farmaco sarebbe in grado di ridurre con la prima dose le infezioni asintomatiche
L’ultima analisi condotta dalla Food and Drug Administration (Fda) indica che il vaccino anti-Covid sviluppato da Moderna potrebbe ridurre con la prima dose le infezioni asintomatiche. A riportarlo è il quotidiano Wall Street Journal, secondo il quale se ulteriori analisi dovessero confermare questa proprietà del farmaco, anche dopo la seconda dose, significherebbe che quest’ultimo, oltre a proteggere le persone dalla malattia, potrebbe anche frenare la trasmissione del coronavirus del coronavirus da un individuo all’altro.
Le speranze sul vaccino di Moderna
Stephane Bancel, il Ceo di Moderna, spiega che i nuovi dati relativi al vaccino, che mostrano una riduzione delle infezioni asintomatiche dopo la prima dose, significano che è possibile “rallentare la diffusione del virus nella comunità vaccinandosi, oltre a proteggersi da malattie gravi”. Nbc News, da parte sua, riporta un secondo documento pubblicato martedì sul sito della Fda, dal quale si apprende che le infezioni asintomatiche sono state ridotte del 63% dopo la prima dose del farmaco. “Stiamo trattenendo il respiro”, ha commentato William Schaffner, esperto di malattie infettive presso il Vanderbilt University Medical Center di Nashville, in Tennessee. “Se riducessimo anche la trasmissione, oltre a proteggerle da malattie gravi, sarebbe un doppio vantaggio”, ha aggiunto.
Vaccino Moderna efficace nel 94,1% dei casi
Ieri, martedì 15 dicembre, la Fda ha reso noti i risultati della sua analisi sul vaccino di Moderna, dai quali emerge che il farmaco è sicuro ed efficace. Inoltre, rispetta tutti i parametri per l’utilizzo di emergenza. Lo staff della Fda ha spiegato che la somministrazione di due dosi del vaccino di Moderna (a 28 giorni di distanza l’una dall’altra) si sono dimostrate altamente efficaci nel prevenire le infezioni di coronavirus nel 94,1% dei casi. Dalla revisione dei dati non sono emersi particolari effetti collaterali nelle persone con più di 18 anni. In seguito alla vaccinazione possono verificarsi sintomi febbre, mal di testa e affaticamento, ma gli esperti della Fda sottolineano che non rappresentano un pericolo per i pazienti.