Lo ha detto la virologa Ilaria Capua a DiMartedì su La7, aggiungendo che è “naturale che ci sia una terza ondata”. “Le pandemie fanno così, ma mi auguro sarà attutita da quello che abbiamo imparato e che metteremo in pratica”
“Dicembre e gennaio saranno mesi terribili per tanti motivi” per quanto riguarda la pandemia da Covid. L’avvertimento arriva dalla scienziata italiana Ilaria Capua a DiMartedì, su La7. “Negli Stati Uniti – spiega - si prevede l’effetto del grande movimento che c'è stato per il giorno del Ringraziamento e a questo proposito Biden ha chiesto alla popolazione altri 100 giorni di mascherine dalla data del suo insediamento, il 20 gennaio”. Tutto ciò nonostante il fatto che “negli Usa si inizierà a vaccinare a giorni, la richiesta è causata dalla crescita esponenziale del virus”. “Natale e il periodo invernale sono sempre critici per la sanità – prosegue - non c’è solo il Covid ma altre infezioni e comuni infortuni. Il vero obiettivo per ognuno di noi è tenere le persone fuori dagli ospedali. Facciamo riposare i nostri medici”. Qualche giorno fa la virologa si era espressa proprio sulle feste, chiedendo di evitare di muoversi: "Muoiono tutti i giorni migliaia di persone e, sinceramente, non è un problema se per un anno nella vita non si può fare il cenone” aveva detto.
Sulla terza ondata
Sempre a La7, la virologa e direttrice del Centro One Health dell'università della Florida ha parlato dell’eventuale terza ondata di coronavirus, con cui si starebbe confrontando l’Asia. “La terza ondata è naturale ci sia – risponde - ma la potenza mi auguro che sarà attutita da quello che avremo imparato e messo in pratica”. “Le pandemie fanno così – chiarisce Ilaria Capua -. Sono dei fenomeni trasformazionali che sono causati da un ingresso di uno sciame virale attraverso una popolazione vergine. La popolazione si adatta come può, ad esempio noi lo abbiamo fatto con il lockdown e altre misure che hanno arrestato la corsa”. “Ma l’obiettivo del virus è continuare a correre per questo è importante avere il vaccino – conclude - e in tempi brevi. È una grande vittoria della scienza se pensiamo ai tempi necessari per l’arrivo dei vaccini contro altre malattie”.