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Covid-19, Oms: il coronavirus è sempre più diffuso tra gli under 50

Salute e Benessere

Nel corso di un briefing virtuale, Takeshi Kasai, il direttore dell’agenzia Onu per il Pacifico occidentale, ha parlato di “ventenni, trentenni e quarantenni che diffondono sempre di più Sars-CoV-2”

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha reso noto che il coronavirus è sempre più diffuso tra le persone con meno di cinquant’anni, molte delle quali ignorano di essere di contagiate, aumentando i pericoli per i gruppi a rischio. Nel corso di un briefing virtuale, Takeshi Kasai, il direttore dell’Oms per il Pacifico occidentale, ha spiegato che “l’epidemia si sta trasformando. Molti non sono consapevoli di avere l’infezione”. L’esperto ha parlato di “ventenni, trentenni e quarantenni che diffondono sempre di più il virus”, mettendo a rischio le fasce più deboli della popolazione, come gli anziani, malati e le persone che vivono in zone caratterizzate da sistemi sanitari “più deboli”. L’ultimo report dell’Iss indica che anche in Italia stanno aumentando i contagi tra le persone con meno di cinquant’anni. Nella settimana fino all’11 agosto si è registrata un’età mediana dei nuovi casi attorno ai 34 anni. 

In crescita i casi tra i bambini

 

Di recente, l’Oms ha segnalato che il numero di casi di coronavirus tra bambini e neonati si è moltiplicato dal 24 febbraio scorso di sette volte. Tra i giovani, invece, i casi sono cresciuti di sei volte. Gli esperti hanno spiegato che questo incremento può essere giustificato da fattori come “la diagnosi precoce e i test inizialmente incentrati sull’identificazione di casi con sintomi gravi, che si vedono più frequentemente tra le persone anziane” o col “rilevamento di casi più lievi, da test maggiormente estesi, da epicentri di focolai che si spostano in Paesi con profili di età più giovane o, ancora, da un aumento dei comportamenti a rischio dopo l’allentamento delle misure di distanziamento sociale”.

 

I contagi per fascia d’età

 

Dai dati che l’Oms ha diffuso lo scorso 6 agosto emerge come più del 60% dei casi di coronavirus nel mondo si registri nelle persone di età compresa tra 25 e 64 anni. In particolare, il 64% dei contagi interessa i 25-64enni, il 19,4% le persone che hanno tra 65 e 84 anni, il 3,4% quelle che hanno più di 84 anni, l’1,2% i bambini fino a 4 anni, il 2,5% quelli tra 5 e 14 anni e il 9,6% tra 15  e 24 anni.