L’organizzazione ha sottolineato come, a causa di un focolaio particolarmente letale, siano già morte 2000 persone, di cui oltre 500 sono bambini
Nella Repubblica Democratica del Congo, l’epidemia del virus ebola ha causato di recente 2000 vittime e il focolaio continua a provocare la morte di bambini e a distruggere famiglie e comunità. A dirlo è Heather Kerr, direttrice nazionale di Save the Children proprio nel Congo. “Questo è stato un focolaio particolarmente letale, con un tasso di mortalità del 67%, molto più alto del tasso medio di mortalità per l'ebola che è pari al 55%” ha detto la Kerr.
Oltre 500 bambini deceduti
L’attenzione dell’organizzazione, che da anni lotta per la salvaguardia dei bambini più di 500 i bambini già deceduti a causa di questo focolaio, molti altri hanno perso almeno uno dei genitori o non possono più andare a scuola, perché sono chiuse o perché sono costretti a lavorare per guadagnare. Il focolaio, dicono gli esperti di Save The Children, non è sotto controllo tanto che è emerso un nuovo caso nella vicina Uganda, dove a una bambina di 9 anni proveniente dalla Repubblica Democratica del Congo è stato diagnosticato il virus. “Esiste un rischio reale che l'epidemia continui per almeno un altro anno, con la concreta possibilità di un impatto a livello regionale” ha proseguito l’esperta.
Il numero delle vittime cresce
Intanto il numero delle vittime cresce, così come dichiara l’organizzazione in un articolo pubblicato sul proprio portale. Sul campo gli operatori stano lavorando per insegnare alle comunità come prevenire nuovi casi e come rispondere quando si manifesta un caso sospetto. Inoltre è stata attivata una fitta rete di comunicazione dedicata a bambini e famiglie sulle giuste informazioni da sapere sul virus, dato che la disinformazione è uno dei principali ostacoli al trattamento efficace della malattia. “I nostri team lavorano all'interno delle comunità, per aiutare le persone a capire come proteggersi dal virus e garantire che chi si sente male, cerchi immediatamente cure mediche” ha aggiunto Heather Kerr. “Non vogliamo continuare a contare morti. La comunità internazionale deve predisporre nuovi fondi per aiutare a prevenire la diffusione del virus nella regione e a evitare che ci siano ulteriori vittime. Dobbiamo continuare a lavorare con le comunità per trovare il modo di porre fine a questa epidemia. Il governo della Repubblica Democratica del Congo deve inoltre garantire che vi siano dosi sufficienti di vaccino per almeno un altro anno e aumentare il numero di vaccini autorizzati a contrastare l'epidemia di ebola” è il grido d’allarme dell’esperta.
Le richieste al governo locale
La richiesta dell’organizzazione, vista l’emergenza, è molto chiara. Il governo della Repubblica Democratica del Congo deve garantire che durante questa crisi, l'educazione dei bambini non venga interrotta, assicurandosi che le scuole non vengano chiuse a causa dell'epidemia di ebola e che tutti i bambini abbiano accesso ad un'educazione di qualità durante l’emergenza, così come sostengono gli operatori di Save The Children.