In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Anagni, capretta uccisa a calci da un gruppo di 18enni dopo una festa

Lazio

L'episodio è accaduto domenica sera in un agriturismo tra Anagni e Fiuggi. Il proprietario della struttura ha denunciato il fatto ai carabinieri

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Un gruppo di giovani che si trovava in un agriturismo per festeggiare un diciottesimo avrebbe ucciso a calci una delle caprette presenti nella struttura. E' quanto emerge da un video diffuso dall'edizione di Frosinone del quotidiano Il Messaggero e su cui ora indagano i carabinieri della compagnia di Anagni (Frosinone).

©Ansa

Il video

Nel primo video, diffuso sui social, si vedono i ragazzi trasportare su una carriola una capretta che poi viene lanciata da una finestra; nel secondo video invece si vede uno dei ragazzi prendere la rincorsa per colpire a con un calcio la testa dell'animale, tramortito, per poi ripetere l'azione fino ad ucciderlo.

L'episodio è accaduto domenica sera in un agriturismo tra Anagni e Fiuggi. Il proprietario della struttura ha denunciato il fatto ai carabinieri che ora procedono per il reato di 'omessa custodia o malgoverno di animale'. 

leggi anche

Maltrattamenti sugli animali: pony trascinato da auto per chilometri

Leidaa: "Sporgeremo denuncia"

"Un gesto di pura, assoluta crudeltà, che merita di essere punito in proporzione alla gravità del fatto", commenta la presidente della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell'ambiente (Leidaa) e dell'intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, Michela Vittoria Brambilla. "Solo la famiglia e la scuola possono colmare le pesanti lacune educative che un tale comportamento evidenzia". "Al parlamento il compito di inasprire finalmente le pene per gli odiosi reati a danno degli animali. Spero che sia presto approvata la mia proposta di legge in tal senso, attualmente all'esame della commissione Giustizia della Camera. Se quel testo fosse già in vigore, i responsabili finirebbero in carcere e la diffusione del filmato su internet costituirebbe un'aggravante. In ogni caso Leidaa presenterà denuncia e si costituirà parte civile se, come auspicabile, si arriverà a processo", conclude Brambilla.

leggi anche

Crispiano, cane accoltellato da ragazzi perché voleva giocare con loro