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Roma, altri tre casi di peste suina: in arrivo nuove ordinanze

Lazio

Verranno disposti ulteriori provvedimenti per contenere il diffondersi del virus e verrà rimodulata la zona infetta istituita nella Capitale

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Altri tre casi di peste suina sono stati riscontrati a Roma. Per far fronte alla situazione, sono in arrivo nuove ordinanze che andranno a rimodulare la zona infetta, oltre a disporre ulteriori provvedimenti. "Nella giornata di oggi è attesa l'ordinanza che rimodula i confini della zona infetta a seguito della conferma di tre ulteriori casi di positività dei cinghiali a ridosso della zona infetta", ha spiegato l'assessore all'ambiente del Comune, Sabrina Alfonsi, aggiungendo che nelle stesse ore è attesa anche l'ordinanza da parte del commissario straordinario. Alle 17:30 è invece prevista una riunione in prefettura.

Alcune strade sorvegliate da Ama

Tra le misure, c’è quella che prevede l’impiego del personale Ama nella sorveglianza di alcune strade dei Municipi XIII, XIV e XV, come ha riferito Alfonsi, rispondendo in Aula Giulio Cesare a una interrogazione del consigliere della Lega, Fabrizio Santori. "Le strade monitorate con priorità da Ama sono nel Municipio XIII: via di Valle Aurelia, Baldo degli Ubaldi, Albergotti e Maffeo Vegio; nel Municipio XIV via del Fontanile nuovo, Piancastelli, Doni, Antoniano, via Monte Arsiccio, Taverna, Vidari, Conti, Amedei Montiglio, Trionfale e via Ventura; nel Municipio XV, Galline bianche, Ghisalba, Arcisate, Valbondione, Brembio, Brembate, Clauzetto, Gemona, Magnano in Riviera, Osnago, via Galli, Sesto Miglio, Santi Cosma e Damiano, Grottarossa", ha spiegato Alfonsi. L'assessore ha inoltre ricordato che sono state effettuate le sanificazioni dei cassonetti, e che queste sono ancora in corso, e che "si è deciso di intensificare i turni di raccolta, dove possibile Ama provvederà a sostituire i cassonetti da 1.200 litri con quelli da 2.400 per evitare che i cinghiali li rovescino".

Gualtieri: “Sarà l’ultimo anno con i cinghiali a Roma”

"I cinghiali sono anche una conseguenza del fatto che per anni Roma è stata molto sporca, sicuramente non è l'unica causa: non sono state fatte politiche di contenimento negli anni scorsi, per esempio”, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ospite a "The Breakfast Club" su Radio Capital. ”Noi collaboriamo attivamente - ha aggiunto - con il commissario straordinario scelto dal governo. Abbiamo le zone rosse con recinzioni, nuovi cassonetti rafforzati in queste zone. La peste suina ridurrà il numero dei cinghiali, poi ci saranno anche le misure di abbattimento. Sarà l'ultimo anno con i cinghiali a Roma".

La zona infetta

Intanto, anche la Commissione europea ha chiesto l'istituzione di una zona rossa nella Capitale così delimitata: - a sud: Circonvallazione Clodia, Via Cipro, Via di San Tommaso D'Acquino, Via Arturo Labriola, Via Simone Simoni, Via Pietro De Cristofaro, Via Baldo Degli Ubaldi; - a sudovest: Via di Boccea fino all'intersezione con Via della Storta; - a ovest-nordovest: Via della Storta, Via Cassia (SS2) fino all'intersezione con Via Cassia Veientana (SR 2 bis); - a nordest: Via Cassia Veientana (SR 2 bis) fino all'intersezione con l'autostrada A90 (Grande Raccordo Anulare), autostrada A90 fino all'intersezione con il fiume Tevere; - a est-sudest: fiume Tevere. La zona rossa dovrebe restare in vigore fino al 31 agosto 2022.

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