"Allarmante la personalità degli imputati nonostante la loro giovane età: la sconcertante perpetrazione di gravi reati posti in essere in un'inquietante escalation di illegalità”, scrivono i magistrati nelle motivazioni della sentenza emessa nei confronti di Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth condannati per l'assassinio del vicebrigadiere
"Allarmante la personalità degli imputati nonostante la loro giovane età: la sconcertante perpetrazione di gravi reati posti in essere in un'inquietante escalation di illegalità, l'adesione a modelli comportamentali devianti, l'esaltazione delle droghe e l'ostentazione di armi e denaro quali simboli di affermazione documentati dalle foto rinvenute sui telefonini, evidenziano la indubbia capacità criminale di entrambi", scrivono i giudici della prima corte d'Assise di Roma nelle motivazioni della sentenza di condanna all'ergastolo per Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth per l'omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega.
I giudici: “Hanno agito all'interno di un programma condiviso”
"I due imputati hanno agito all'interno di un programma condiviso e voluto da entrambi, l'azione delittuosa inizia insieme e termina insieme – proseguono i giudici nelle motivazioni della sentenza emessa il 5 maggio scorso – Sia Elder che Natale infatti, hanno agito secondo un programma preordinato in cui l'evento letale costituisce una prevedibile, probabile conseguenza della condotta attivamente posta in essere da due correi che hanno integralmente condiviso i fatti di quella sera".