"Ora che potevamo riaprire e ricominciare a lavorare dopo 15 mesi di chiusure forzate dobbiamo richiudere - sostengono i titolari delle attività in piazza San Lorenzo in Lucina -, i clienti dentro non possono entrare per le misure anti-covid ma fuori noi non possiamo lavorare perché devono rifare la pavimentazione"
Ristoratori e baristi di piazza San Lorenzo in Lucina, al centro di Roma, hanno protestato oggi per bloccare il cantiere di riqualificazione della piazza stessa e del limitrofo rione di Campo Marzio. I commercianti hanno tentato prima di bloccare la ruspa con i tavolini dei bar, e poi si sono incatenati a questi ultimi.
I lavori infatti, partiti la scorsa settimana per decisione del I Municipio, dureranno almeno otto mesi: periodo in cui i ristoratori a loro dire non potranno lavorare, essendo impossibilitati ad allestire il servizio all'aperto, così come previsto dalle norme anti-Covid (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - QUANDO MI VACCINO? - MAPPA E GRAFICI DEI CONTAGI - LA SITUAZIONE NEL LAZIO - LA SITUAZIONE A ROMA).
Le parole dei commercianti
I manifestanti sottolineano di non essere stati consultati e annunciano una diffida all'amministrazione comunale contro il progetto. "Ora che potevamo riaprire e ricominciare a lavorare dopo 15 mesi di chiusure forzate dobbiamo richiudere - sostengono i titolari delle attività ancora aperte sulla piazza dove molte invece sono le vetrine già chiuse e i locali in vendita -, i clienti dentro non possono entrare per le misure anti-covid ma fuori noi non possiamo lavorare perché devono rifare la pavimentazione", concludono. "Chiediamo di posticipare questo intervento di qualche mese", perché "per noi questo è il momento di ripartire".