La polizia municipale ha chiuso alcuni luoghi di ritrovo a Trastevere, come a piazza Trilussa e presso la Scalea del Tamburino, ma anche a piazza Testaccio e in piazza Bologna. Tre le denunce per resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale
Troppa folla nelle piazze della movida a Roma. Per questo la polizia municipale, nei controlli anti-covid del weekend, ha chiuso momentaneamente alcuni luoghi di ritrovo a Trastevere, come a piazza Trilussa e presso la Scalea del Tamburino, ma anche a piazza Testaccio e in piazza Bologna. Oltre venti le persone identificate e sanzionate e tre le denunce scattate per resistenza, minacce e oltraggio a pubblico ufficiale (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - LA SITUAZIONE NEL LAZIO - LA SITUAZIONE A ROMA).
I controlli
Nella zona di Villa Borghese, costante il monitoraggio dei caschi bianchi per contrastare il fenomeno dei raduni di minicar, segnalato dai cittadini nei giorni scorsi. Per gli assembramenti e minimarket fuori regola in tutto sono stati oltre 80 gli illeciti contestati. Verifiche anche sul lungomare di Ostia, dove solo nella giornata di ieri sono stati eseguiti oltre 500 accertamenti su veicoli e persone. Dal centro alla periferia, gli agenti hanno eseguito controlli a tappeto presso esercizi commerciali e minimarket per contrastare la vendita irregolare di bevande alcoliche, oltreché per verificare il rispetto delle normative anti-Covid: una trentina gli illeciti riscontrati che in alcuni casi, oltre alla sanzione, hanno portato alla diffida. All'interno di un minimarket è stato trovato anche un lavoratore con permesso di soggiorno scaduto, condotto al Comando di Via della Consolazione per gli accertamenti del caso.
Ieri sera multati e chiusi due ristoranti
Ieri sera, i carabinieri della Stazione Roma IV Miglio Appio, hanno notato un ristorante con la serranda abbassata a metà e sono intervenuti per una verifica. All'interno dell'esercizio sono state sorprese 13 persone che cenavano seduti ai tavoli, in violazione alle norme vigenti. Gli avventori e il titolare dell'attività commerciale sono stati identificati e sanzionati per un totale di 5.600 euro. I carabinieri hanno, inoltre, applicato la sanzione accessoria della chiusura amministrativa del locale per 5 giorni.
I carabinieri della Stazione Monte Mario, invece, sempre nella serata di ieri, sono intervenuti a seguito di una chiamata giunta al 112 che segnalava la presenza di avventori che consumavano all'interno di un ristorante del quartiere. Giunti sul posto, i carabinieri hanno accertato che la titolare dell'attività, una 48enne di origini venezuelane, in segno di protesta contro le limitazioni imposte dal governo, aveva aperto il locale al pubblico e all'interno stava servendo la cena a 3 clienti sorpresi a consumare ai tavoli. Anche in questo caso è scattata la sanzione amministrativa per avventori e titolare e la chiusura dell'attività per 3 giorni.
Covid: quasi la metà dei casi totali a Roma
Nel Lazio l'età mediana dei casi finora confermati di Covid-19 è di 45 anni, equamente ripartiti tra maschi (48,7%) e femmine (51,4%). I casi confermati da inizio epidemia sono così distribuiti: il 17,7% nella asl Roma 1, il 21% nella asl Roma 2, l'10,2% nella asl Roma 3. Quindi il 48, 9% dei casi totali è stato riscontrato a Roma. È quanto emerge dal monitoraggio Dep-Seresmi. Il 24,9% dei casi confermati è stato rilevato nella Provincia di Roma e così distribuiti: il 5% nella asl Roma 4, il 9,3% nella asl Roma 5 e il 10,6% nella asl Roma 6. Il 9% dei casi poi è distribuito nella asl di Frosinone, il 9,5% nella asl di Latina, il 2,9% nella asl di Rieti e il 4,7% nella asl di Viterbo. Il 77,3% è stato individuato da attività di screening e il 22,7% da test per sospetto diagnostico. Il 93,6% dei casi attualmente positivi è in isolamento domiciliare, il 5,6% è in ricovero ospedaliero e lo 0,7% è ricoverato in terapia intensiva. Si registra il 79,9% di guariti e il 2,3% di decessi.