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Scuola, indetta manifestazione nazionale a Roma sabato 26 settembre

Lazio
©Ansa

Alla protesta prenderanno parte anche i sindacati del settore per “riaffermare il ruolo centrale e prioritario della scuola” e per “denunciare ritardi e incertezze che accompagnano l'avvio dell'anno scolastico, rischiando di comprometterne la riapertura in presenza e in sicurezza"

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Sabato 26 settembre, a Roma, si terrà la manifestazione nazionale del comparto scuola indetta dal Comitato "Priorità alla scuola”, alla quale prenderanno parte anche i sindacati del settore, come Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams, per “riaffermare il ruolo centrale e prioritario della scuola e della conoscenza come condizione di crescita del Paese e per denunciare - scrivono le sigle - ritardi e incertezze che accompagnano l'avvio dell'anno scolastico, rischiando di comprometterne la riapertura in presenza e in sicurezza, obiettivo principale dell'azione sindacale condotta nella prolungata fase di emergenza”. A scendere in piazza saranno anche studenti e famiglie. Intanto ieri, davanti Montecitorio, ha avuto luogo il flashmob degli insegnanti precari, che hanno chiesto la stabilizzazione del loro posto di lavoro (VIDEO).

I sindacati: “No a un’offerta formativa la ribasso”

“Il Paese non può permettersi di ripartire con un'offerta formativa al ribasso, a causa dei ritardi e dell'insufficienza delle risorse”, affermano in una nota congiunta Francesco Sinopoli (Cgil), Maddalena Gissi (Cisl), Pino Turi (Uil), Elvira Serafini (Snals) e Rino di Meglio (Gilda), ricordando le mobilitazioni e le proposte avantate dai sindacati in questi mesi, non corrisposte da un “analogo impegno e assunzione di responsabilità da parte del Governo e del Ministero dell'istruzione".

“Serve un'inversione di rotta nelle politiche pubbliche - aggiungono -, da orientare con decisione a sostegno dello sviluppo attraverso scelte mirate di forte investimento nei settori strategici, a partire dall'istruzione e formazione, fattori indispensabili per il rafforzamento del tessuto democratico e la ripresa del Paese". 

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“Necessari provvedimenti urgenti”

Secondo il punto di vista dei sindacati, sono necessari “provvedimenti urgenti per garantire da subito a tutte e a tutti il diritto all'istruzione, al lavoro, alla salute e, accanto a questo, investimenti per riqualificare il sistema pubblico di istruzione, per innalzare i livelli di conoscenza, rafforzando ed estendendo il diritto all’istruzione e alla formazione; è il momento - concludono - di fare scelte coraggiose per combattere disuguaglianze, dispersione, precarietà, destinando parte consistente dei fondi 'Next Generation Ue', cosiddetto Recovery fund, ai luoghi dove le 'prossime generazioni' dovranno crescere e formarsi".

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