La tragedia è accaduta in zona Infernetto, in via Francesco Cilea. La vittima era con due amici: stavano attraversando sulle strisce pedonali. "L'auto è arrivata come un missile", hanno raccontato alcuni testimoni
Tragedia a Roma nella tarda serata di ieri. Un ragazzo di 15 anni (li avrebbe compiuti a ottobre), Mattia, è morto investito da un'auto: è accaduto in zona Infernetto, in via Francesco Cilea. È stato arrestato e posto ai domiciliari il 22enne alla guida dell'auto: secondo quanto si è appreso, è risultato positivo all'esame tossicologico. Adesso è in attesa del processo per direttissima. La Procura, che procede per omicidio stradale, disporrà una serie di perizie sull'auto per accertare la velocità a cui stava viaggiando.
Le testimonianze
Il 15enne era uscito con gli amici per festeggiare l'ultimo giorno di scuola. Da quanto emerso dai rilievi della polizia locale, il ragazzo stava attraversando sulle strisce pedonali. "L'auto è arrivata come un missile", hanno raccontato alcuni testimoni. Al momento dell'incidente, il 15enne era con due amici, che vedendo l'auto arrivare sono riusciti a indietreggiare mentre lui è stato centrato. Così un amico: "Stavamo andando da un comprensorio all'altro, eravamo in sette. Lui era pochi metri avanti a me". Un altro: "Ero a pochi metri di distanza da lui. Ho sentito un botto fortissimo, sembrava uno sparo". Un altro ancora: "L'impatto è stato fortissimo. Mattia era sulle strisce, la strada era illuminata da un lampione, è stato sbalzato per 20 metri. L'auto è andata avanti per diversi metri poi si è fermata. Secondo me lo ha fatto solo perché si è distrutta nell'impatto".
Ad arrivare sul posto, dopo l'impatto, amici e i genitori della vittima. In lacrime la madre: "Mattia resta con mamma, non mi lasciare", avrebbe detto la donna. "Era sconvolta - dicono le mamme di alcuni amici del ragazzo - anche noi non dimenticheremo mai quella scena terribile". Sul luogo della tragedia è comparsa una scritta sull'asfalto "Ciao M.".
Il quartiere a lutto, "lì si corre troppo"
Il quartiere dell'Infernetto adesso si stringe al dolore dei genitori del ragazzo. "Quella strada è stata sempre pericolosa - dice un residente -. Si corre all'impazzata nonostante ci siano anche le strisce pedonali e i cartelli dell'uscita dei ragazzi da scuola". Via Cilea, infatti, si trova proprio davanti a uno degli ingressi della scuola elementare. "Vedo gente sfrecciare con le loro auto a velocità assurde e a tutte le ore per le vie di Palocco e Infernetto anche nelle vie più strette e attaccate alle abitazioni. Ormai sta diventando un fenomeno senza controllo e le conseguenze purtroppo possono essere queste". Sono in molti a chiedere l'installazione di dossi e a breve potrebbe anche partire una raccolta di firme. "Qui è il far west. Corrono tutti come matti: è il terzo investimento mortale in pochi mesi. Su questa strada sono già morti una donna e un ragazzo", dice un'altra residente. "Ci sentiamo abbandonati, qui su via Cilea corrono tutti. Più che dire ai nostri figli di attraversare sulle strisce che dobbiamo fare".
I genitori di Camilla: "Abbiamo rivissuto il nostro dramma"
"Abbiamo rivissuto il nostro dramma, siamo vicini ai genitori di Mattia". Lo affermano, tramite il loro legale Cesare Piraino, i genitori di Camilla Romagnoli, una della due 16enni investite e uccise a Corso Francia nel dicembre scorso. "Siamo pronti ad incontrarli per condividere - proseguono i genitori - con loro la drammatica e dolorosa esperienza. La solidarietà della gente comune per noi è stato un conforto sincero. In questi ultimi tempi episodi come questi si sono succeduti e sempre a opera di giovani con il vizio della velocità, della droga e dell'alcol. Lo Stato, anche attraverso i giudici, deve dare una risposta giusta ma seria e non semplicemente buonista".
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