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Meloni al Quirinale da Mattarella: "Incontro cordiale e collaborativo"

Politica

La nota del Colle conferma le indiscrezioni sul colloquio andato in scena ieri tra la premier e il presidente della Repubblica.  Diversi i temi al centro del faccia, nelle ore in cui si susseguono le schermaglie in maggioranza 

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La premier Giorgia Meloni è stata ieri al Quirinale per un incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La notizia, circolata in ambienti parlamentari proprio nelle ore delle fibillazioni in maggioranza con Forza Italia, è stata confermata all'Ansa dal Quirinale, che ha definito il colloquio "cordiale e collaborativo". Il faccia a faccia è durato circa un'ora ed era stato programmato la settimana scorsa, anche per un confronto dopo la missione del capo dello Stato in Cina e quella della presidente del Consiglio al G20 in Brasile. La premier ieri si è recata al Colle dopo essere intervenuta ai Med Dialogues di Roma. Non è la prima volta che Mattarella e Meloni si vedono dopo viaggi all'estero di rilevo, rimarcano le stesse fonti, ma in altre occasioni l'incontro al Colle era rimasto coperto da riserbo. Fra i temi affrontati durante il pranzo, anche la manovra, le questioni di politica estera e le vicende legate all'Unione europea con l'imminente addio del ministro Raffaele Fitto che diventa vicepresidente esecutivo della Commissione Ue.

 

I temi al centro del faccia a faccia

Come ricostruito dal Corriere della Sera, Meloni e Mattarella avrebbero discusso di vari temi all'ordine del giorno e il capo dello Stato avrebbe sottolineato come le obiezioni partite dal Quirinale nei giorni scorsi non siano state politiche, quanto squisitamente procedurali. Un esempio su tutti lo stop alla proposta nel decreto fiscale di raddoppiare con un emendamento la somma per il finanziamento ai partiti. Il governo aveva subito nei giorni scorsi anche la  richiesta di concedere più tempo alle Corti d'appello per organizzarsi sui migranti e lo sprone del presidente della Repubblica al confronto con le parti sociali, dopo che Salvini aveva imposto sullo sciopero la scure della precettazione. Al momento, scrive ancora il Corriere, non risulta che si sia parlato dell'elezione dei giudici della Corte costituzionale, per la quale da mesi Mattarella sprona il Parlamento, né dello scontro tra governo e magistratura. 

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