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M5s, Conte: “Con Grillo questione marginale. Suo contratto scade"

Politica

Il presidente del M5s a CasaCorriere Festival, a Napoli, è tornato sulla questione del mancato rinnovo della collaborazione di Beppe Grillo con l’associazione. "Non c'è nessuna accelerazione – ha detto-. È nella logica di un contratto che gli esborsi monetari possono essere soltanto correlati a una prestazione, quella che in origine era di rafforzare la comunicazione del M5s. Non di remunerare la funzione di garanzia"

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"Il contratto con Grillo è in essere e sta venendo a scadenza. Scadenze che si sarebbero rinnovate, però ho chiarito che è un contratto che prevede una remunerazione non per la sua funzione di garante ma per una funzione comunicativa che adesso non c'è e che quindi fa venir meno le ragioni di questi esborsi monetari dell'associazione del M5s. Sono soldi degli iscritti che avverto di amministrare con la massima cura". A parlare è il presidente del M5s Giuseppe Conte che, a CasaCorriere Festival a Napoli, è tornato sulla questione del mancato rinnovo della collaborazione di Beppe Grillo con l’associazione M5S. "Non c'è nessuna accelerazione – ha detto-. È nella logica di un contratto che gli esborsi monetari possono essere soltanto correlati a una prestazione, quella che in origine era di rafforzare la comunicazione del M5s. Non di remunerare la funzione di garanzia".

"Parricidio"?

“In questo momento il M5s è assorbito da questa vicenda, ma è una vicenda assolutamente marginale rispetto al processo costituente che l'intera comunità del Movimento sta vivendo" ha detto ancora il leader M5s. Alla domanda se fosse in corso un “parricidio”, Conte ha spiegato: “E’ un'enfasi inutile, un termine giornalistico come ce ne sono tanti ma non ha molto senso: non si è mai visto un parricidio compiuto con la risoluzione di un rapporto contrattuale".  "Siamo nel pieno di questo processo e con tutto il rispetto per giornali e giornalisti che danno molta enfasi a un aspetto che è contrattuale: do per scontato che se non c'è una prestazione non può esserci una controprestazione".

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Il rapporto con Davide Casaleggio

E a proposito del commento sulla vicenda Grillo di Davide Casaleggio, secondo cui del “M5S è rimasto solo il nome”, Giuseppe Conte dice: "Quando io sono arrivato mi è stato chiesto a gran voce di interrompere il rapporto con il figlio di Casaleggio perché non era un rapporto trasparente. Non c'era da parte sua nemmeno la volontà di consegnare l'archivio degli iscritti. Il che penso sia una follia. Credo che fosse una delle anomalie del Movimento. Ha funzionato fino a un certo punto, ma poi tutti quanti mi avevano chiesto di risolvere questo nodo irrisolto. Da allora non parlo di Casaleggio. Vedo che lui parla quotidianamente, lo faccia tranquillamente, è un privato cittadino".

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