Maternità surrogata reato universale/a favore, Pro Vita: "Ecco perché è una conquista"

In Italia è già proibita dalla legge 140. Ma da oggi subirà una stretta durissima: è stato infatti approvato in Senato il disegno di legge contro la 'gestazione per altri' anche se compiuta all'estero da cittadini italiani. Il provvedimento promosso da Fratelli d'Italia che aveva ricevuto il via libera dalla Camera il 26 luglio 2023, diventa così definitivo. Un giro di vite che la rende, quindi, una condotta 'gravissima' al pari di altri reati universali come la tortura o il genocidio. E nelle ultime ore si è riacceso un dibattito da sempre controverso, che non spacca solo la politica, ma divide anche l'opinione pubblica. Da una parte c'è la visione della madre sfruttata, che si accompagna a quella del bambino come "merce", dall'altra la concezione di autodeterminazione e libertà dei corpi delle donne. Se per Fratelli d'Italia rendere la gestazione per altri reato universale "pone fine a un'ipocrisia" perché "l'utero in affitto comporta uno sfruttamento della vulnerabilità delle donne disagiate che vengono sfruttate e abusate", come ha sostenuto in Aula la senatrice Marta Farolfi, per il Pd "il vero scopo di questa legge è mortificare le scelte procreative legittime delle persone, criminalizzare chi ricorre alla Gpa e anche i figli, con un furore ideologico e simbolico pericoloso per la democrazia", come sostiene la senatrice dem Cecilia D'Elia. Ma se le opposizioni, che hanno votato contro, parlano di testo "inutile", "incostituzionale", "da Medioevo" e "contro i bambini e le famiglie arcobaleno", per l'associazione Pro Vita e Famiglia Onlus il via libera in Senato rappresenta addirittura "una conquista", come spiega a Sky TG24 Insider il portavoce Jacopo Coghe. Un'approvazione da festeggiare? Sì, è sicuramente un passo avanti. Per due motivi: uno perché la legge ha sicuramente un valore pedagogico, nel senso che dissuaderà gli italiani che andranno all’estero per ricorrere a questa pratica. E poi è un segnale per tutta l’Europa. Penso che con questa legge l’Italia si doti di una norma che risulta essere dal nostro punto di vista un faro per gli altri Paesi Ue. Perché stiamo parlando di compravendita di esseri umani, di mercato di bambini. La pratica di gestazione per altri chi danneggia? Nella pratica dell’utero in affitto ci sono due parti lese: la donna che viene sfruttata e il bambino che viene acquistato. Sottolineo che uno dei bacini dove ci sono più madri surrogate è l’Ucraina: un Paese in guerra poverissimo dove le donne vengono sfruttate perché devono cercare di sopravvivere in un momento tragico. Mentre i ricchi compratori le sfruttano. Per molte persone la gestazione per altri è l'unico modo per diventare genitori, non esistono altre opzioni. Lo so, e mi permetto di dire che comprendo benissimo il desiderio di una coppia di adulti di avere un figlio, però non si può avere un figlio a tutti i costi. Anche a costo dello sfruttamento della donna e del benessere del bambino. La maternità surrogata è un capriccio. Per molti renderla "reato universale" è un provvedimento ideologico sulla pelle dei bambini. Cosa risponde? Che invece è proprio l’utero in affitto una pratica che va a ledere la dignità dei bambini, di ogni essere umano frutto di quel concepimento. Perché quel bambino non saprà mai chi sono la sua mamma e il suo papà. Mamma e papà biologici… Sì. Ma posso assicurarle che esistono tante storie di bambini nati con la gestazione per altri, oggi diventati adulti, che si sono sentiti trattati come merce e sono alla ricerca dei loro genitori biologici, delle loro radici vere. Perché quello significa: strappare un bambino dalle proprie radici. Nemmeno i figli adottivi conoscono i propri genitori biologici nella maggior parte dei casi, ma possono essere comunque bambini felici, non crede? Chiaro. Però si tratta di due esperienze diverse. L’adozione è una condizione che prova a restituire al bambino ciò che ha perso, quindi una mamma e un papà. Uno strumento che gli permette di riavere due genitori. In questo caso invece la situazione è completamente diversa: quel bambino non esisterebbe se non ci fosse dietro un pagamento, oltre al capriccio da parte di due persone che vogliono un figlio a tutti i costi e che lo acquistano. Qui è diverso, si pianifica un prodotto. Addirittura un "prodotto"? Sì, fa impressione, ma esistono persini siti web in cui si può scegliere il colore degli occhi o dei capelli del bambino, ci sono clausole che si possono aggiungere nei contratti di maternità surrogata dove si può "rimandare il bambini indietro" se non corrisponde alle richieste dei genitori, come fosse un reso gratuito. È una tratta di esseri umani questa, una nuova schiavitù. Il tema divide persino le femministe. Per alcune è sfruttamento dei corpi delle donne, per altre è diritto di decidere liberamente dei propri corpi. Cosa resta dell'autodeterminazione? La gestazione per altri non è libertà, ma il contrario: è una schiavitù. Anche nei casi in cui è una scelta? Non dettata quindi da condizioni di povertà estrema che citava prima... Le rispondo con un'altra domanda: e il bambino, può scegliere? Il problema è che non possiamo scindere le due parti in causa, la donna e il bambino. E c’è sempre un bambino di mezzo. O una bambina, che sarà una donna un giorno. E la sua di autoderminazione quando inizia? Non si tratta di autodeterminazione della donna, ma di tutela di entrambi i soggetti. Per alcuni questa è una legge politica che più che tutelare donne e bambini vuole imporre un modello unico di famiglia. Che ne pensa? Penso che di famiglia ne esista una sola, ed è formata da un uomo e una donna come riconosciuto dalla nostra Costituzione. Per il resto quello che è stato regolamentato dalle leggi recenti sono delle unioni, e non è la stessa cosa. Ma vorrei sottolineare che questa stretta vuole punire chiunque faccia ricorso a questa pratica. Non stiamo parlando solo di coppie omosessuali, anche perché la maggioranza di persone che ricorrono alla gestazione per altri è eterosessuale. Rispediamo quindi al mittente le critiche velate di omofobia. Però l’unico modo che hanno le coppie omosessuali per diventare genitori è la gestazione per altri. Non è una discriminazione nei loro confronti vietarla in assoluto? No, perché i genitori passano in secondo piano. È più importante la tutela del minore.