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Sangiuliano: "Con Boccia relazione". Lei: "Ricatto? Non mio ma da chi è in palazzi potere"

Politica
Ansa/Instagram

Il ministro, al Tg1, ha chiesto scusa. "Sono disponibile a dimettermi un minuto dopo che Meloni me lo chiede", ma "l'ho rassicurata anche con prove documentali che è tutta una vicenda di gossip", e la premier "mi ha detto di andare avanti". Durissime le critiche delle opposizioni. Boccia: "Vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo"

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Non si placano le polemiche sul caso del ministro Sangiuliano che, ieri sera, si è presentato in tv per chiedere scusa e per annunciare la sua intenzione di andare avanti a guidare il ministero della Cultura. "Sono disponibile a dimettermi un minuto dopo che Meloni me lo chiede", ma "l'ho rassicurata anche con prove documentali che è tutta una vicenda di gossip", e la premier "mi ha detto di andare avanti e di chiarire bene, in punto di verità". Il ministro, al Tg1, per un'intervista esclusiva di circa 20 minuti, si è scusato con le persone a lui care e coinvolte nella vicenda: la premier e il governo tutto, "per l'imbarazzo", i suoi collaboratori ma soprattutto la moglie, "una persona eccezionale". Poi ha confermato ancora una volta la sua versione dei fatti: nessuna divulgazione dei documenti riservati del G7 Cultura e nessun euro pubblico è stato speso per pagare le trasferte con Maria Rosaria Boccia. "Avevamo una relazione, anche per questo ho revocato l'incarico", chiarisce a proposito della mancata nomina dell'imprenditrice e influencer al ruolo di consigliera per i Grandi Eventi. Durissime le critiche delle opposizioni rivolte sia alla Rai, per aver deciso di dare al colloquio con il ministro un spazio in prima serata, sia all'esecutivo. E la presidente della commissione di Vigilanza Rai, Barbara Floridia, annuncia: "Sul caso dell'intervista di ieri sera di Gennaro Sangiuliano al Tg1 sono diverse le richieste dei gruppi affinché la questione venga affrontata in commissione di Vigilanza. Convocherò con la massima urgenza un ufficio di presidenza per affrontare il caso e consentire ai gruppi di intervenire e porre le richieste che riterranno opportune".

Boccia: "Chi ha fatto gossip?"

La diretta interessata, intanto, torna a parlare sui social: "Oggi vengo accusata di essere una ricattatrice, ma in realtà non sono io ad aver creato il ricatto. Sono coloro che occupano i palazzi del potere ad esercitarlo", scrive in un post su Instagram Maria Rosaria Boccia. E aggiunge: "La stampa mi ha definita in molti modi: influencer, accompagnatrice, sartina, una che si vuole accreditare, millantatrice, la Anna Delvey della politica italiana, aspirante collaboratrice, consolatrice, badante, e un amore culturale. Ma chi ha davvero fatto gossip: io, lui, o 'l'altra persona', sfruttando un momento strategico per il Paese?".

Le critiche delle opposizioni

All’attacco, su tutta la vicenda, il Pd: "La tv di Stato, pagata dai contribuenti, - dichiara la senatrice Simona Malpezzi - a disposizione di Sangiuliano che invece di venire in Parlamento per il caso Boccia, occupa con l'ok della premier la prima serata Rai. La tv di Stato al servizio del potere: non stanno facendo la storia. Stanno infangando le istituzioni". E i dem hanno insistito anche con una nota congiunta dei parlamentari del gruppo in Vigilanza Rai. "Quindici minuti di intervista a un ministro su fatti sui quali le opposizioni hanno chiesto di riferire in parlamento non sono altro che un uso privato del servizio pubblico", scrivono deputati e senatori dem. A seguire la dichiarazione congiunta degli esponenti del M5s nella stessa Commissione, che annunciano di portare la questione in Vigilanza. "La soap opera triste con protagonista il ministro della cultura - affermano - trova questa sera uno spazio abnorme sul primo telegiornale della tv pubblica. Oltre 10 minuti in cui Gennaro Sangiuliano usa il più importante tg della Rai per autoassolversi". Offensiva lanciata anche da Italia Viva. Il leader Matteo Renzi affida il suo commento ai social. "In un Paese civile - scrive - un ministro riferisce in parlamento, non al Tg1". "Siamo oltre TeleMeloni", incalza la deputata Iv Maria Elena Boschi. "Mai nella storia del servizio pubblico è stato stravolto un palinsesto e data una tribuna di 15 minuti a un ministro per un uso privato", aggiunge, invitando a convocare i vertici dell'azienda in commissione di Vigilanza. Angelo Bonelli di Avs invece evidenzia "l'esigenza che sia l'autorità giudiziaria a chiarire questa vicenda".

 

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Centrodestra con il ministro

Il centrodestra, intanto, continua a sostenere il ministro: "Io mi fido dei colleghi con cui lavoro”, dice il leader della Lega, Matteo Salvini. Anche il responsabile dell'organizzazione di FdI Giovanni Donzelli, al termine della riunione dell'esecutivo del partito, interpellato sul caso Sangiuliano, alla domanda se sia stata rinnovata la fiducia al ministro replica: "Nessuno l'ha mai tolta". Ma il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, è più duro: a Sangiuliano, dice, "certamente rivolgerei un invito alla cautela quando si occupano posti di responsabilità".

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