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Prodi al Festival dell'Economia di Trento: "Europa assente dal Medio Oriente"

Politica

Il contesto internazionale è complesso, ma l’ex presidente della Commissione europea ritiene che la Brexit sia stata “come un vaccino” che ha allontanato le fantasie di uscire dall’Unione degli altri Stati

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Romano Prodi, intervenuto al Festival dell’Economia di Trento nel Forum “Quo vadis Europa” ha descritto uno scenario geopolitico complesso pieno di criticità, ma dove non mancano spiragli di ottimismo. “Sul Medioriente ci siamo quasi assentati, ci fa solo emozionare. L’Europa non ha azione politica verso il Medioriente”, ha spiegato Prodi. Le elezioni europee, in programma tra poche settimane costituiranno un passaggio importante per definire nuovi equilibri interni alla Ue, ma i cittadini del Vecchio continente, nei momenti cruciali, si confermano europeisti : “Quando la gente vota, alla fine vota “sì Europa, perché indietro non si può tornare. La sfida è questa: o decidiamo noi europei o saremo irrilevanti ».

La Brexit come un "vaccino"

Per Prodi il contesto internazionale è complesso, ma l’ex presidente della Commissione europea ritiene che la Brexit sia stata “come un vaccino” che ha allontanato le fantasie di uscire dall’Unione degli altri Stati. Anzi è prevedibile immaginare che l’allargamento vada avanti e i primi candidati sono i Paesi della Ex Jugoslavia e l’Albania. “Più critica la situazione di Georgia e Ucraina. Qui ci sono problemi economici e politici” ha detto l'ex premier

 

La situazione in Europa e in Cina

Critiche, anche e soprattutto le relazioni con la Cina. “Donald Trump ha iniziato una tensione politica molto forte con la Cina e Joe Biden l’ha seguito aggravando la situazione. Il problema dell’isolamento americano è un problema reale”. Diverso il quadro nel Vecchio Continente: “In Europa cambia il linguaggio delle imprese da quello della politica nei confronti della Cina - ha aggiunto Prodi -. I tedeschi sono molto più prudenti perché non vogliono perdere il mercato cinese. Vedremo cosa succederà con l’insediamento del nuovo Parlamento europeo”.

 

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