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Cdm, bonus casa: stop a sconto in fattura. Approvati test psicoattitudinali per magistrati

Politica
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Il Consiglio dei ministri è durato circa due ore. Tra i provvedimenti che hanno avuto il via libera ci sono il disegno di legge sulla tutela di minori in affidamento, quello per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore di cittadini e imprese. E l'esame definitivo di due decreti legislativi in materia di giustizia (in cui è inserita la norma sui test per i magistrati)

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Un disegno di legge sulla tutela di minori in affidamento, un altro per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore di cittadini e imprese e l'esame definitivo di due decreti legislativi in materia di giustizia: sono alcuni dei provvedimenti esaminati e approvati oggi dal Consiglio dei ministri, durato circa due ore nel tardo pomeriggio. Novità anche sui bonus edilizi: stop a sconto in fattura e cessione del credito. 

Via libera a un nuovo decreto legge sul bonus edilizi

Un decreto legge con nuove limitazioni ai bonus edilizi è stato approvato dal Consiglio dei ministri. Il provvedimento, che non era all'ordine del giorno, è stato presentato dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e avrebbe lo scopo di tenere sotto controllo i costi. "Il governo ha approvato un decreto in materia di bonus edilizi che elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano; abbiamo eliminato la disposizione della remissione in bonis che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fattura vengono caricate", ha detto il ministro. "Il fatto che introduciamo norme di monitoraggio testimonia che queste norme sono nate in modo scriteriato e hanno prodotto risultati devastanti per la finanza pubblica, l'ho detto dall'inizio, continuo a sostenerlo, qualcuno sorrideva sul mal di pancia, confermo che fa malissimo a me a tutti gli italiani". 

Giorgetti: stop definitivo a generosità eccessiva

Le misure adottate con il decreto sul superbonus e sui bonus edilizi "sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità di una misura che come è noto ha causato gravi effetti sulla finanza pubblica e i cui effetti, definitivamente, potremo contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023", ha detto Giorgetti al termine del Consiglio dei Ministri. "Sicuramente aspettiamo i dati definitivi, le sorprese purtroppo non sono mancate, sempre in senso negativo. Già il conto è salatissimo, anche se qualcuno ne è entusiasta, il prezzo per la finanza pubblica e sul debito graverà per diversi anni a venire. L'obiettivo di questo decreto è mettere un punto finale rispetto all'impatto sul 2023, fatto salvo le valutazioni definitive di Eurostat", ha concluso.

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Cdm approva il registro nazionale per l'affido dei minori

Il Cdm ha approvato il registro nazionale per l'affido dei minori. Fino ad oggi la legge per i ragazzi in affido prevedeva l'obbligo degli istituti di assistenza pubblici o privati e delle comunità di tipo familiare di trasmettere semestralmente al procuratore della Repubblica, presso il tribunale per i minorenni del luogo, l'elenco di tutti i minori collocati con l'indicazione della località di residenza dei genitori, dei rapporti con la famiglia e delle condizioni psicofisiche del minore stesso. Il procuratore della Repubblica trasmetteva poi una relazione informativa, ogni sei mesi, e poteva compiere delle ispezioni negli istituti, per accertare l'eventuale stato di abbandono dei minori. Con la nuove disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento, a firma dei ministri per la Famiglia Eugenia Roccella e della Giustizia Carlo Nordio, approvate oggi dal Consiglio dei ministri, verranno istituiti al Dipartimento per le Politiche per la Famiglia un Registro e un Osservatorio nazionali ed inoltre ci sarà un registro in ogni Tribunale, sia dei minorenni sia ordinari.

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Approvati i test psicoattitudinali per magistrati

Il Consiglio dei ministri ha approvato l'introduzione dei test psicoattitudinali per l'accesso alla professione di magistrato. A quanto si apprende non ci sarà una 'legge cornice' ma la vecchia bozza circolata nelle ultime ore ha subito delle modifiche. Sarà il Csm a nominare i docenti universitari in materie psicologiche - su indicazione del Consiglio universitario nazionale, organo indipendente dell'università - che costituiranno la commissione giudicante per i testi psicoattitudinali per i magistrati. Il colloquio psicoattitudinale si svolgerà durante la prova orale e chi avrà superato la prova scritta, prima dell'orale riceverà dei test scritti individuati dal Csm, sul modello di quelli utilizzati per quelli effettuati agli agenti di polizia. Questi ultimi costituiranno la base per il futuro colloquio psicoattitudinale. I test si applicheranno per i bandi pubblicati a partire dal 2026, dunque non per i concorsi già banditi. E i concorsi già banditi proseguiranno dunque con le attuali regole. Nel frattempo il Csm avrà modo di organizzarsi per strutturare le nuove procedure previste per le nomine. 

Il caso dei test ai magistrati

La norma che prevede l'introduzione dei test psico attitudinali di accesso alla professione per i magistrati, contenuta nel decreto con i provvedimenti sull'ordinamento giudiziario, ha scatenato polemiche. L'Associazione nazionale dei magistrati aveva criticato il ministro Nordio parlando di "contrarietà alla Costituzione della misura". Il presidente dell'Anm Giuseppe Santalucia ha commentato: "Più che una sciagura, è una norma simbolo, lo scopo era creare una suggestione nell'opinione pubblica: questi magistrati hanno bisogno di un controllo psichico". Invece oggi il ministro Nordio ha ribadito: "Sui test non c'è un'invasione di campo da parte del governo nei confronti della magistratura. Non vi sono interferenze da parte del governo. Non c'è nessun vulnus nessuna lesa maestà. Polemiche sterili".

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Gli altri provvedimenti giuridici

Nel decreto sui provvedimenti sull'ordinamento giudiziario ci sono anche altre misure che riguardano l'organizzazione degli uffici, il tema dei fuori ruolo e quella sul cosiddetto 'fascicolo del magistrato', applicativo della riforma Cartabia. In quest'ultimo verrebbero raccolte le informazioni, gli atti e i documenti relativi al percorso professionale dei magistrati il cui esame è rilevante ai fini della valutazione di professionalità, comprese eventuali gravi anomalie. Resta ancora aperta la questione della scelta di questi documenti, che secondo la bozza "saranno scelti a campione", anche se viene poi specificato nello stesso documento che "le Commissioni Giustizia della Camera e del Senato nei rispettivi pareri hanno evidenziato l'opportunità che siano inseriti nel fascicolo personale tutti gli atti e i provvedimenti redatti da ciascun magistrato e non soltanto quelli scelti a campione". I soggetti legittimati ad accedere al fascicolo saranno "i componenti del Consiglio superiore; i dirigenti dell'ufficio, anche per l'attività di inserimento degli atti e provvedimenti di loro competenza; il magistrato; i componenti dei consigli giudiziari, in occasione della redazione di pareri che riguardano il magistrato".

Arriva il ddl semplificazioni

Tra gli articoli del disegno di legge sulle semplificazioni volute dal ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ci sono procedure più semplici per intervenire sugli immobili vincolati, per conferire il titolo di professore emerito delle università, per disperdere le ceneri o inumare e farmacie polifunzionali dove effettuare analisi e vaccini. Tra le novità c'è anche il limite al recupero degli anni scolastici: con un solo esame lo studente potrà recuperarne al massimo due, e non più tre. 

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